Notizie Locali


SEZIONI
Catania 19°

Politica

Micciché stuzzica Musumeci: «Governi con un passo più veloce»

Di Mario Barresi |

Gianfranco Miccichè, non per farci gli affari suoi, ma perché non è all’Ars a presiedere la seduta?

«Sono ad Arcore. È un rito da sempre: il mercoledì dopo ogni tornata elettorale ci si vede qui, senza nemmeno confermarselo. Un appuntamento fisso, per analizzare assieme al presidente Berlusconi l’esito del voto».

In questo momento, a Sala d’Ercole, i 5stelle stanno parlando di lei….

«Lo so, lo so. Dicano quello che vogliono, ma l’applauso che tutta l’Ars mi ha riservato, dopo le scuse alla presidente di Malta per il loro abbandono dell’aula, dice tutto. Loro volevano difendere l’alleato Salvini, ma anche il deputato leghista, Rizzotto, ha dato una lezione da vero siciliano. Sono stato fiero di sentirmi a casa mia. Questi grillini non hanno capito come funziona il mondo, io spero solo che il mondo non diventi come loro…».

Certo, ad Arcore non parlerete dei grillini siciliani….

«Certo che sì…. E poi questi non sono siciliani, ma alieni. Ha visto la lista dei sottosegretari? È la dimostrazione del peso che il M5S dà alla Sicilia: solo 5 sottosegretari, nessuna donna, zero viceministri. All’epoca del 61-0 nell’Isola, la sola Forza Italia, oltre a 4 ministri, ebbe 9 sottosegretari e un viceministro. Senza contare quelli di An e Udc…. È storia, sono numeri. Di Maio in Sicilia prende il 20% di tutti i suoi voti e in cambio dà 5 sottosegretari siciliani, di cui due emigrati…. È ridicolo».

Ci continua a sfuggire il nesso con l’analisi del voto di Forza Italia….

«Il ragionamento è chiaro: il M5S alle Politiche ha stravinto al Sud, ma ora il Sud non se lo filano manco di striscio. Questo, dopo i risultati alle Amministrative, è il momento di lanciare i primi messaggi. L’avevo detto a Gianni Letta prima del voto: Forza Italia è un partito del Sud, è “il” partito del Sud. E ora ci vuole Mara Carfagna coordinatrice nazionale del partito. I capigruppo sono una piemontese e una lombarda, due meravigliose persone, felici di averle. Ma una donna del Sud come Mara sarebbe un bel segnale».

Magari ce ne vogliono anche altri….

«Arrivano di conseguenza: il governo nazionale sta già dimostrando di essere incapace. E ci sono le promesse irrealizzabili. Io, se i grillini fanno davvero il reddito di cittadinanza, mi dimetto e faccio richiesta dei 780 euro… Lo dice anche il presidente Berlusconi: si ricomincia a fare politica, li batteremo sulle cose, non sugli slogan».

In Sicilia li avete battuti alle Amministrative. Che non sono le Politiche….

«Alle Amministrative abbiamo stravinto. Come centrodestra, ma soprattutto come Forza Italia. A Berlusconi, fra gli altri, ho mostrato i dati di Catania e Messina dove il partito è oltre il 20%. E ho fatto notare che stavolta siamo in pratica da soli. Prima c’erano An e Casini, ora chi dovrebbe essere con noi talvolta ce lo troviamo contro…».

Ogni riferimento a DiventeràBellissima è puramente casuale….

«Anche quello che è successo a Siracusa con Granata è un dato che ho enfatizzato. E non è il solo. Al di là dello scarso riscontro del movimento del presidente della Regione, che non potrà che crescere alle prossime elezioni, la Lega in Sicilia non esiste. Il centrodestra, nei numeri, è Forza Italia».

Non le sarà sfuggito il commento positivo di Musumeci sulla strategia di Salvini sull’immigrazione.

«Questa e altre uscite fanno parte di un progetto di avvicinamento: Lega e Musumeci andranno assieme alle Europee. Una strategia legittima, per carità. La fece pure Lombardo qualche anno fa e sappiamo come finì…. Ma visto che in Sicilia la Lega è all’uno per cento, i voti li deve portare Musumeci. E dal risultato nei Comuni non mi pare che ci siano numeri stratosferici».

L’equilibrio però può essere rotto dal partito dei governatori del Sud….

«Ecco, questa è una mossa meno legittima. Perché se Musumeci, parlando a Napoli del partito dei governatori, fa un’apertura alla sinistra è un errore di grammatica politica. Se lui è un governatore di centrodestra dev’essere la coalizione, semmai, ad aprire. E quindi, in ogni caso, dovrebbe prima parlarne con noi. Considerando che un partito del Sud c’è già: è Forza Italia».

Non teme di essere sacrificato in Sicilia, così come Salvini ha fatto con Berlusconi, sull’altare gialloverde?

«Se si riferisce a un accordo di Musumeci con i grillini all’Ars dico che è impossibile: non conviene a nessuno dei due. Ma io dico a Musumeci una sola cosa: è legittimo che pensi ad allearsi con Salvini e un po’ meno che faccia il movimentista dei governatori, ma almeno sia coerente con ciò che va ripetendo in continuazione. E cioè che non fa politica perché non deve ricandidarsi e pensa solo al governo. Allora lo faccia davvero: governi! Con lo stesso impegno di questi mesi, ma magari con un passo leggermente più veloce. E mi fermo qui, perché per colpa di voi giornalisti non voglio rovinare l’ottimo rapporto, di collaborazione e lealtà, col presidente Musumeci».

Certo, si capisce. L’ultima curiosità: c’è già un identikit del suo successore alla guida di Forza Italia? Come sarà il futuro coordinatore regionale?

«Se avessi la bacchetta magica lo vorrei bello, giovane, bravo e di grande esperienza. Ma senza bacchetta magica, glielo assicuro, è molto complicato trovarne uno, o una, con tutte queste qualità messe assieme…».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA