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Francesco, da Ribera ai fornelli dello yacht extra lusso di uno sceicco reale

Di Enzo Minio |

È diventato in meno di due anni l’ambasciatore della cucina siciliana negli Emirati Arabi Uniti. Lo ha voluto caparbiamente lo sceicco della famiglia reale a Dubai che non lo lascia proprio scappare, in virtù della sua preziosa professionalità culinaria, perché ha conosciuto e continua ad apprezzare i sapori della cucina isolana diventati una leccornia per i palati arabi. Protagonista di questa performance culinaria è un giovane riberese di 31 anni, Francesco Bono, che, con tanto di diploma e con appena una decennale esperienza ai fornelli, dirige ormai da due anni l’equipe di una decina di cuochi, di varie nazionalità, imbarcati su uno yacht di oltre 100 metri, con elegantissimi allestimenti e con una cucina di elevato standard per attrezzature e personale. Un incarico e una prestazione di livello mondiale che lo riempiono di orgoglio.

«Non credevo a tanto, quando sono stato chiamato per la prima volta a bordo per un approccio professionale – ci racconta lo chef a Ribera in una vacanza per trascorrere le feste natalizie e d’inizio d’anno – la famiglia reale ha subito apprezzato le pietanze come la pasta fresca con pesce azzurro, il piatto tricolore con farfalle, pomodoro, spinaci e farina di mais, come le verdure, i cannoli, la cassata, la ricotta. Una “fusion” di cucina mediterranea con la cultura culinaria asiatica ricca di pesci, frutti di mare, crostacei. Ho puntato molto sui gustosi e saporiti prodotti importati dalla nostra terra, con canali speciali e veloci. Ho fatto subito colpo con gambero rosso e aragoste conditi con olio extravergine d’oliva».

Francesco è un giovane semplice, senza grilli per la testa per via della sua cucina al servizio dei reali di Dubai dei quali non ci offre però molti particolari per la dovuta riservatezza professionale. Ci racconta però che lo yacht, fin oltre a 40 posti, ospita spesso altre famiglie reali, ambasciatori, ministri, imprenditori, autorità le più variegate, soprattutto del mondo della finanza, nel corso di lunghe crociere per i mari del mondo. Tornerà a febbraio prossimo a Dubai dove il programma primaverile pare che preveda una lunga traversata dell’Oceano Indiano fino alle Isole Caraibiche, a pieno carico.

«Lavoravo su un altro panfilo – precisa lo chef Francesco – quando un componente di un’altra famiglia reale, ospite a bordo, dopo avere assaggiato le leccornie mediterranee, ha voluto presentarmi ai reali di Dubai con cui mi trovo bene dal gennaio dell’anno scorso. Avevo per la verità un pizzico di esperienza perché nel 2017 ho lavorato con lo sceicco del Qatar con cui sono stato in giro nel Mare Mediterraneo, dal Tirreno alle Isole Baleari e all’arcipelago greco per circa un anno. Lavoravo quasi in casa con i prodotti della terra mediterranea e del Mare Nostrum che oggi mi tornano utili per le ricette e le pietanze preferite a Dubai». Francesco Bono è riuscito a mettere insieme il suo grande amore per la cucina e la sua passione per il mare. Ha fatto la scuola media a Ribera, ma ha subito frequentato per cinque anni la scuola dell’Istituto Professionale Alberghiero di Sciacca dove ha preso a pieni voti il diploma e subito ha voluto fare esperienza in casa. Per due stagioni consecutive ha fatto il cuoco nelle cucine del Golf Resort Vedura di Sir Rocco Forte, tra Sciacca e Ribera, ma ha preferito emigrare per un ristorante a Sanremo dove è rimasto per circa 18 mesi e ha preso il mare poi per raggiungere Malta dove ha aperto “Il Ristorante dell’Arte” a Marsaxlokk e dove ha incontrato un collega toscano, Alessandro, che lo ha consigliato di tentare l’avventura su grossi yacht in giro per i mari del mondo.

Il suo nome ha cominciato a girare nei computer delle agenzie del settore turistico e della cucina internazionale e subito, grazie alla segnalazione di un altro reale arabo, l’approccio, il passaggio e il contratto con la famiglia reale di Dubai. Quando è a riposo, vive a Dubai dove incontra altri italiani impegnati professionalmente negli Emirati con la cucina, lo spettacolo e l’arte.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA