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Calcio Catania, la cordata etnea presenta la Spa: «E ora salviamo il club»

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – Il Comitato per l’acquisizione del Calcio Catania lascia spazio allo Sport Investiment Group Italia. La cordata nata per rilevare la proprietà del club rossazzurro ha costituito, nello studio del notaio Giuseppe Balestrazzi, la società per azioni chiamata a formulare la nuova offerta per il sodalizio facente capo a Finaria, holding del “gruppo Pulvirenti”. Undici i soci della nuova Spa, costituita col capitale minimo richiesto dalla legge, ma con l’impegno di incrementarlo sino a 5 milioni nel caso in cui la trattativa vada a buon fine.

«Su iniziativa del Comitato per l’acquisizione del Catania Calcio – si legge nella nota – nello studio notarile del Notaio Giuseppe Balestrazzi, in data 20 maggio 2020 è stata ufficialmente costituita la società Spa denominata “Sport Investiment Group Italia” con acronimo Sigi. Undici imprenditori, professionisti e procuratori di gruppi imprenditoriali hanno deciso di costituire la società per azioni, versando immediatamente il capitale sociale pari a 55 mila euro. Un passo che precede l’impegno ad aumentare lo stesso capitale a 5 milioni di euro, condizionando l’aumento al buon fine dell’operazione di acquisizione del Calcio Catania. La Spa rende noto inoltre che il bilancio aggregato di tutti i soci ad oggi rappresentati equivale a circa 63 milioni di euro».

«Espletati i tempi tecnici per la registrazione della Spa – prosegue il comunicato – sarà presentata l’offerta formale per l’acquisto del Calcio Catania Spa. Con questa nota stampa il Comitato per l’acquisizione del Catania Calcio ha raggiunto il suo obiettivo e quindi decade: doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del progetto. Da questo momento sarà la Sport Investiment Group Italia Spa, attraverso l’ufficio stampa Futura Production a rendere noto qualsiasi aggiornamento sulla road map prevista dai soci. Gli stessi soci della Spa hanno affidato a Fabio Pagliara e Maurizio Pellegrino il ruolo di rappresentare la Spa con i media. L’aspetto legale è affidato allo studio Augello e allo studio Paladino».

Ieri mattina, in Municipio, il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore allo sport, Sergio Parisi, hanno ricevuto il rappresentante del comitato, Maurizio Pellegrino per ribadire da un lato l’impegno del primo cittadino ad appoggiare l’operazione. Dall’altro, Pellegrino si è fatto portavoce della società che vuole rilevare il Catania 1946: «La nosta intenzione – ha ribadito l’ex allenatore – rimane ferma. Vogliamo salvare la matricola, dunque la storia del Catania».

Tra gli argomenti toccati anche quello dell’azionariato diffuso che nei giorni scorsi aveva preannunciato Fabio Pagliara, coinvolgendo l’intera città nel tentativo di salvare il Catania: «Condivido e sostengo anche personalmente l’idea dell’azionariato diffuso – ha risposto Pogliese – aiuterò il rafforzamento societario ricercando il supporto di imprenditori disponibili a un investimento, che considero non solo per la squadra ma per il rilancio della città. Catania deve rimanere nel calcio professionistico e proiettarsi in quello di più alto livello e come ho fatto in altre occasioni, metterò a disposizione quanto nelle mie possibilità in termini di relazioni e credibilità per salvare la matricola e allontanare lo spettro del fallimento».Certo è che il passo successivo sarà l’udienza in tribunale, organo che dovrà valutare la continuità aziendale per assicurare la salvezza della matricola e quella della Serie C.

E a proposito di matricola, ieri l’altro rappresentante del comitato, Fabio Pagliara, è stato molto più esplicito nel parlare di futuro: «Non ho interesse ad assumere ruoli “sulla pelle del Catania e della matricola 11700”. Mi chiedono disponibilità anche ripartendo dalla serie D con un altro progetto. Questo tentativo nasce dalla volontà di salvare la storia, la categoria, i posti di lavoro, il patrimonio sportivo e il senso di appartenenza dei tifosi che si riconoscono in un percorso che viene da lontano». Altrimenti? Saranno – fino a prova contraria – altri a concorrere per ricreare una nuova storia partendo dal basso.In casa Catania, a Torre del Grifo, ieri l’ormai ex amministratore delegato Giuseppe Di Natale stava ultimando, con i suoi legali, la stesura della memoria difensiva da presentare in tribunale. La società, ma compete al presidente Astorina, ha poche ore per risolvere la questione relativa alla messa in mora dei calciatori per evitare che alcuni di loro chiedano lo svincolo. Ma, attenzione: alcuni calciatori vantano anni di contratto ulteriori a prezzi non certo bassissimi. Chiederanno lo scioglimento del contratto? A noi sembra davvero difficile.

Per quello che può valere in questa fase, gli allenamenti della squadra sono stati ulteriormente sospesi fino al 14 giugno. Tanto il campionato non riprenderà. E allora? COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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