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Il voto a Catania

Amministrative, Lipera strizza l’occhio a Sudano: «Vada avanti e sia mia vice restando parlamentare»

Di Francesca Aglieri Rinella |

L’avvocato Giuseppe Lipera che a fine gennaio ha annunciato la sua corsa a sindaco di Catania strizza l’occhio a Valeria Sudano. Dopo le polemiche tutte interne al centrodestra sulla fuga in avanti della Lega con i cartelloni pubblicitari della parlamentare leghista in campo come primo cittadino, Lipera le rivolge un invito.

L’invito alla parlamentare leghista

«A Valeria Sudano, che con il suo gruppo è stata destinataria di questi attacchi – dice l’avvocato – consiglio di andare avanti e di non piegarsi ai sistemi della partitocrazia che, in ultimo, guidati dalle giunte Bianco e Pogliese, hanno ridotto la nostra città al di sotto dei minimi termini! Anzi, pubblicamente e alla luce del sole, propongo a lei di fare il mio vicesindaco per portare avanti insieme una logica amministrativa fatta di capacità e competenza, messe a disposizione della Città di Catania, allargando il campo a prescindere dalle appartenenze ideologiche, ma solo per il bene comune».

La parola agli elettori

«Io penso che la prima e l’ultima parola per chi sarà il sindaco di Catania – aggiunge Lipera – vada ai catanesi e non sono tenuti ad intervenire né i romani, né i milanesi, né i palermitani e né, tantomeno, i grammichelesi. La mia non è né una provocazione e nemmeno una proposta indecente, anzi questa è figlia di un ragionamento puro e da “uomo di strada” quale mi ritengo essere. Valeria, infatti, rappresenta il nostro territorio alla Camera dei Deputati e, se eletta sindaco, dovrebbe optare tra una delle due cariche, così la nostra città perderebbe un proprio rappresentante consegnandolo alle scelte dei segretari dei partiti, i quali – in barba al popolo – potrebbero addirittura candidare gente che non vive a Catania!In questo modo, invece, Sudano (la quale comunque per legge non può cumulare due indennità), come la giovane collega Carolina Varchi a Palermo, potrà servire la nostra terra sia come vicesindaco di una Giunta pluralista e transpartitica da me guidata, sia da membro del Parlamento, dove metterà i pugni sui tavoli che contano per portare l’acqua al mulino di Catania».

Il tanto caro Giuseppe De Felice Giuffrida

«Nulla di nuovo perché Giuseppe De Felice Giuffrida era prosindaco a Catania del “Movimento Popolare Catanese, ma a Roma era deputato con il Partito Socialista, così egli potette garantire a Catania il periodo storico più prosperoso degli ultimi centocinquant’anni. Infine, dalla mia esperienza politica in consiglio comunale e in giunta municipale, ricordo con nostalgia e affetto il rapporto personale di stima che ho avuto modo di avere con Enzo Sudano, il papà di Valeria, difatti se è vero che “la mela non cade mai lontana dal suo albero”, sono convinto che questa mia iniziativa sarà il giusto schock di cui Catania ha bisogno per risorge da questo torpore».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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