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Sanremo, Fiorello e l’ultima serata: «Per me è molto importante. C’è un motivo ben preciso»

Lo showman siciliano sarà al fianco di Amadeus per l'intera puntata. Soddisfatto anche lui per i dati record di ascolto

Di Redazione |

«È successo poco in questa edizione del festival, e ci siamo aggrappati a quella cosa lì. Ma ascoltando i dati sono impressionato: se il risultato è questo, il ballo del qua qua lo rifarei volentieri». Con l’ironia consueta Fiorello scherza in sala stampa sul caso Travolta, tirando le somme di un festival dagli ascolti record che lo vedrà stasera sul palco per la finale come co-conduttore.

«Sono molto felice, onorato di aver fatto parte di cinque edizioni, anche se l’anno scorso siamo stati in smart working. Quest’anno siamo qui, ed è anche un po’ la novità di questo festival, avere un varietà a fianco all’Ariston. Ci abbiamo dato dentro di notte, questa sera gli Amarello si ritroveranno per l’ultima volta insieme, credo ci divertiremo molto», dice lo showman.«Per me – sottolinea – è una serata molto importante, per la prima volta tutte e due le mie figlie, anche Olivia, e mia moglie, saranno in sala. Tu sei abituato – dice ad Amadeus – per me sarà un motivo di emozione in più e di fare ancora meglio. Cercherò di dare il massimo senza esagerare, perché la serata è lunga, ti starò a fianco».Ieri sera quando è entrato in gara travestito da Manuel Franjo, Lorella Cuccarini non lo ha riconosciuto: «Gli imprevisti, il non essere perfetti rendono bello questo mestiere, la perfezione non mi piace, preparare tutto al 100%, un margine di imprevedibilità spero che arrivi sempre».

«A parte che alla mia famiglia, mia madre, alle mie sorelle, ai fratelli, a mia moglie e alle mie figlie, dedico questa serata e questa carriera, a 64 anni quasi, a tutte le persone che ho incontrato e mi hanno dato qualcosa», dice Fiorello in sala stampa. «A partire dai villaggi turistici, spesso usati come denigrazione, e questo mi fa male, perché per me è un motivo di orgoglio provenire da quella scuola lì della strada, dove impari giorno dopo giorno. E poi la seconda parte a Milano, Cecchetto, Costanzo, tutte persone che mi hanno dato qualcosa. E anche Solari, una persona che di solito menziono poco, che mi ha instradato nel primo varietà, mi ha insegnato come stare su un palcoscenico. E se dovessi fare un nome particolare, direi Bibi Ballandi, anche lui un pò troppo poco ricordato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA