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Schifani si insedia alla Regione: «Per la giunta i tempi sono medio lunghi»

Passaggio di consegna tra l'ex e l'attuale presidente della Regione nel corso di una cerimonia a Palazzo d’Orleans

Di Redazione |

Il governatore della Sicilia Renato Schifani si è insediato a Palazzo d’Orleans, sede della Presidenza della Regione, nel corso della tradizionale cerimonia del passaggio di consegne con Nello Musumeci. Tra i presenti anche la signora Franca, moglie di Schifani. «Assumo questo ruolo in un momento in cui l’applicazione della legge del 2021 pone una vacatio istituzionale. La mia priorità saranno le emergenze: domani con il responsabile della Protezione civile ci recheremo nel trapanese per verificare i luoghi colpiti dal nubifragio. Mi riservo poi di incontrare i dirigenti, in campagna elettorale ho detto spesso che serve la semplificazione», ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani.

Per la formazione della giunta la legge prevede «tempi medio-lunghi», ha quindi ribadito il presidente della Regione.

«E' il momento del commiato e del passaggio di consegne a Renato Schifani la cui candidatura ha subito ricevuto la condivisione della leader del mio partito Giorgia Meloni, del presidente Ignazio La Russa e del sottoscritto. I ringraziamenti non possono che andare innanzitutto alle forze politiche che in questo cinque anni hanno seguito e sostenuto la mia attività di governo; un governo stabile, che non ha dovuto cambiare assessori tranne 4 per questioni fisiologiche, che non ha subito mai un giorno di crisi», ha quindi affermato Nello Musumeci parlando alla cerimonia di passaggio di consegne al presidente della Regione Renato Schifani. «Un grazie anche all’opposizione che ha esercitato la propria funzione con particolare passione come è giusto che sia in democrazia, grazie agli assessori del mio governo – ha aggiunto -. Abbiamo tenuto lobbisti, affaristi e mafiosi fuori dal Palazzo d’Orleans e fuori dai palazzi degli assessorati. Non sarebbe stato possibile il consuntivo offerto al giudizio dei siciliani se non avessimo avuto la condivisione di tutti i dipendenti dell’amministrazione regionale. Ringrazio i direttori generali e i diretti collaboratori del mio ufficio di gabinetto e di segreteria, il personale della polizia di Stato delle scorte. Ringrazio il segretario generale, Maria Mattarella, i giornalisti». 

«Lascio una Regione con le carte in regole, in cinque anni abbiamo compiuto un lavoro straordinario mettendo nel conto anche due anni di terribile pandemia. Nessun altro, non è superbia ma un sereno giudizio, in questo contesto e con queste risorse umane e strumentali avrebbe potuto fare di più. Questa è la Regione che con grande piacere passa a un presidente di grande credibilità istituzionale che viene da una qualificata e riconosciuta competenza per la guida di Palazzo Madama, come Schifani». 

«Mi hai lasciato in eredità due richiami e raccomandazioni che stanno dentro la mia mente: non accettare mai accordi al ribasso, e ti garantisco, lo dico al mio amico Nello, non li accetterò mai. E poi mi sforzerò di essere aperto al dialogo con tutti, con la maggioranza e le opposizioni che intendo incontrare; nulla di precluso con chi sta in Parlamento, se ci saranno delle proposte le valuteremo», ha quindi ribadito il neo presidente Schifani. 

«Quando ci sarà da decidere non mi farò tirare la giacca, come hai fatto tu Nello», ha ancora aggiunto Schifani.

Nel corso della cerimonia il tradizionale scambio di doni tra i due presidenti con Musumeci che ha regalato un volume "Il futuro, storia di una idea", libro multiautore edito da Laterza. Schifani dal canto suo ha regalato un volume di Michele Ainis e di Vittorio Sgarbi "la Bellezza e la Costituzione".COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA