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L'INCONTRO

Ponte sullo Stretto, Giuseppe Conte a Messina con gli espropriati: «Progetto avventato, troppe criticità, è una follia»

Il leader del M5s ribadisce il "no" al collegamento stabile tra Sicilia e Calabria

Di Redazione |

Il leader del M5S Giuseppe Conte oggi pomeriggio è arrivato a Messina per incontrare i cittadini dopo l’avviso di avvio del procedimento di espropriazione, “in vista dell’annunciata approvazione del progetto definitivo del Ponte sullo Stretto”. A Torre Faro, sui luoghi oggetto di espropriazione e dove dovrebbe sorgere il pilone, l’avvocato Carmelo Briguglio, insieme a una delegazione di espropriati, ha illustrato sul posto quanto prevede il progetto e le abitazioni che dovranno essere demolite. A seguire, il Capo Peloro Hotel ha ospitato un incontro pubblico al quale parteciperanno i rappresentanti dei principali comitati cittadini contrari alla realizzazione dell’opera, il “Comitato Invece del Ponte” con Elio Conti Nibali e Sergio De Cola e il “Comitato No Ponte Capo Peloro” con Mariella Valbruzzi, del WWF con Aurora Notarianni, di Legambiente con Anna Giordano e l’ex sindaco di Messina Renato Accorinti.

«Qui si sta progettando in modo avventato e superficiale una infrastruttura con un progetto rispolverato e aggiornato in tutta fretta che ancora rivela criticità h ha detto l’ex premier – le stesse del passato che non sono state superate. Avevano stanziato somme adeguate ma utili a velocizzare l’attraversamento dello Stretto. Mentre qui si stanno investendo cifre molte elevate per una struttura che nell’immediato ha provocato la sottrazione di fondi necessari per la Sicilia e la Calabria. A questo progetto diciamo no».

«Non prendiamo in giro i nostri concittadini siciliani e calabresi e tutti gli altri italiani. Se vogliamo fare le cose per bene, realizziamo infrastrutture viarie che servono, sia in Sicilia che in Calabria. E in particolare in Sicilia realizziamo impianti idrici che servono in questo momento. La Sicilia è senza acqua, forse sono questi i veri investimenti che servono».

Pozzo senza fondo

«Abbiamo raccolto testimonianze in Calabria e adesso qui in Sicilia di tutti coloro che si lamentano per questa infrastruttura, per questo progetto, che impostato e concepito in questi termini non ha alcuna utilità pubblica- aggiunge – Noi dobbiamo lavorare per realizzare infrastrutture che servono, sia alla Sicilia che alla Calabria. E qui, addirittura togliere dai Fondi Fsc della Sicilia 1,3 miliardi di euro che servono per realizzare la Siracusa-Gela, che da una vita attende di essere realizzata per essere tutti qui versati insieme a tanti miliardi in un pozzo senza fondo per una opera che non sappiamo neppure se verrà mai realizzata è una follia. Perché gli esperti ci segnalano grani criticità sia ambientali che trasportistiche. E’ davvero una follia…»

“Ovviamente i residenti si trovano qui con la spada di Damocle – ha detto ancora Conte – , con la prospettiva di espropriazione che ovviamente li sconforta e non gli consente neppure di fare investimenti o ristrutturazioni. Qui c’è l’incertezza più assoluta”. “C’è il loro grido di allarme ma c’è anche il grido di allarme di tutta una popolazione che si rende conto che un progetto infrastrutturale concepito in questi termini non ha alcuna utilità pubblica”, conclude.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA