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Ragusa, il Pd a muso duro: “Il rendiconto è da bocciare, l’assessore al Bilancio da sostituire”

"Non riusciamo a capire come si possa festeggiare come vittoria un risultato del genere"

Di Redazione |

“Un rendiconto da bocciare, un assessore al Bilancio da sostituire”. Questo il commento a freddo del Partito Democratico di Ragusa (nella foto i due consiglieri comunali Mario Chiavola e Peppe Calabrese), qualche giorno dopo l’approvazione, da parte del civico consesso, del rendiconto 2023 del Comune di Ragusa .“L’assessore Iacono ha presentato il documento contabile dell’attività finanziaria di Palazzo dell’Aquila come se si fosse trattato di una gloriosa vittoria della maggioranza – spiegano dal Pd ibleo – eppure negli strumenti finanziari il titolare alla delega del Bilancio continua a tartassare i nostri concittadini con Imu, Tari e Addizionale Irpef alle stelle. Iacono ha fatto passare il messaggio di aver risanato i conti del Comune, dimenticando di essere stato parte del governo della città anche nella precedente sindacatura. Raccontare alla città che la situazione finanziaria dell’Ente era sull’orlo del baratro è uno smaccato tentativo di mistificazione. Il Comune di Ragusa non è mai stato sofferente dal punto di vista economico, né con questo sindaco né con chi lo ha preceduto, e non è mai stato necessario ricorrere alle anticipazioni di cassa. Tutto ciò è solo propaganda”.

“Purtroppo – aggiungono i dem iblei – l’assessore Iacono ha preferito portare in aula i freddi numeri senza mai parlare dei risultati politici della gestione finanziaria di questa amministrazione o dei suoi fallimenti, anzi, dei fallimenti personali come, ad esempio, passare alla storia come l’assessore che ha strapazzato i ragusani con i tributi. Come si potrebbe spiegare altrimenti che nonostante il 75% di raccolta differenziata, risultato che i nostri concittadini hanno raggiunto con grande impegno, non c’è alcuna significativa riduzione della Tari (se non di qualche spicciolo), mentre si ha la sensazione che Ragusa sia sempre meno pulita e meno decorosa rispetto al passato?”.“Poi c’è il capitolo Iblea Acque – continuano – alla quale Iacono come assessore al Bilancio sta permettendo di “saccheggiare” le casse comunali: mentre i ragusani pagano i canoni idrici a IbleaAcque, quest’ultima, con i nostri soldi, si occupa di gestire i servizi idrici e le reti dell’intera provincia. Inoltre, non solo il Comune di Ragusa non può più programmare investimenti per le proprie condutture idriche, ma continua a pagare le bollette elettriche per gli impianti di sollevamento idrico: nel 2023 abbiamo già anticipato 5 milioni di euro che, ad oggi, sono già 9 milioni. Davvero non riusciamo a capire come si possa festeggiare come vittoria un risultato del genere. Come Partito Democratico avevamo presentato un ordine del giorno per arginare questa emorragia di risorse, ma la maggioranza ha preferito procedere senza ascoltare ragione”.

“Pure i revisori dei conti, pur dando parere favorevole, han dato ragione alle minoranze in aula – dichiara inoltre la segreteria cittadina – ammonendo l’assessore al Bilancio affinché interrompa i finanziamenti a IbleaAcque, procedendo a fare la voltura dei contratti elettrici per gli impianti di sollevamento dell’acqua e recuperando le somme anticipate. Anche in questo caso abbiamo ricevuto solo il silenzio e così – concludono dalla segreteria – il gruppo consiliare non ha potuto fare altro che votare contro il rendiconto e la gestione Iacono delle casse comunali”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA