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'Irrispettoso per i malati', ma la Rete si divide e c'è chi lo promuove come 'provocatorio e potente'

Aids: ‘E’ di moda’, polemiche sul web per lo slogan shock di Convivio 2016

Di Redazione |

Milano, 5 apr. (AdnKronos Salute) – “L’Aids è di moda”. Monta la polemica sui social network per il ‘claim’ scelto quest’anno da Convivio Milano, la tradizionale mostra mercato che mobilita grandi griffe a favore di Anlaids Lombardia, un appuntamento biennale nato da un’idea dello stilista Gianni Versace ormai nel lontano 1992. La locandina dell’evento mostra i volti delle due testimonial – due ‘icone’ della moda come la direttrice di Vogue Italia Franca Sozzani e la stilista Donatella Versace – con il messaggio shock ‘L’Aids è di moda’, finito sul web nel mirino di commenti tra lo spiazzato e il perplesso, alcuni più critici e altri più positivi. Su Twitter, per esempio, ci sono utenti che bocciano lo slogan bollandolo come “irrispettoso. Chi è malato di Aids non pensa di essere alla moda”. C’è chi chiede: “Ma non avete pensato a come si potevano sentire i malati di Hiv/Aids?”. E chi insorge: “Una cosa vergognosa”. I commenti si moltiplicano di minuto in minuto, ma nel dibattito non mancano i favorevoli: la campagna è “provocatoria e potente. Già che se ne parli è un successo. Bravi”. Nella locandina i promotori ricordano i numeri dell’infezione in Italia e nello slogan Versace e Sozzani dicono: “Io ci metto la faccia, a te chiedo di fare shopping. Meglio fashion victim che Aids victim”. In risposta alle polemiche, l’account di ConvivioMilano non si sottrae alla discussione, anzi cerca di alimentarla spiegando lo spirito del claim. E sul profilo compare anche un sondaggio: “L’Aids è di moda purtroppo con 4 mila nuovi casi ogni anno e circa 120 mila persone sieropositive, sei d’accordo?”.

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