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LA DECISIONE

Tar “sospende” mega impianto fotovoltaico nel Siracusano: bocciata l’autorizzazione della Regione

Soddisfatto il sindaco di Canicattini: «Si alle fonti energetiche alternative, no alle speculazioni: i grossi impianti vanno fatti altrove» 

Di Massimiliano Torneo |

Colpo di scena nella vicenda del mega impianto fotovoltaico nel Siracusano, alle porte di Canicattini, in piena area del costituendo Parco nazionale degli Iblei: il Tar ha sospeso le (contestate) autorizzazioni della Regione. Fissata l’udienza per la trattazione del merito il prossimo 22 giugno. Richiesta di sospensiva accolta con motivazioni che sembrano già un’anticipazione di sentenza. Perciò di bocciatura delle autorizzazioni della Regione.

Nell’ordinanza della seconda sezione del Tar catanese si legge di “un difetto di motivazione del provvedimento autorizzatorio derivante dall’insufficiente ponderazione dell’impatto complessivo del progetto alla stregua delle incompatibili previsioni, richiamate nel parere negativo del Libero Consorzio di Siracusa, del Piano territoriale della Provincia di Siracusa (art. 24 delle norme tecniche di attuazione) e del Piano energetico regionale”.

E ancora che gli atti impugnati siano “carenti nella valutazione dei chiarimenti forniti dalla proponente in merito all’interazione dell’opera con le circostanti aree protette Zsc e in contraddizione con gli atti finalizzati alla perimetrazione e istituzione del Parco Nazionale degli Iblei, elaborati e trasmessi dalle medesime autorità regionali al ministero competente”.

Insomma una vittoria, benché ancora formalmente parziale, per gli ambientalisti e per i Comuni che avevano impugnato gli atti autorizzativi (Canicattini e Siracusa). Il sindaco di Canicattini, Paolo Amenta, sente già la vittoria definitiva, viste le motivazioni. E suggerisce: “Visto anche il momento drammatico riguardo alla crisi energetica, va pensato l’incremento delle fonti alternative, ma non in direzione della speculazione, ma in quella di finanziare i Comuni e le famiglie per piccoli impianti per la pubblica utilità. E destinare gli impianti privati nelle aree industriali e nelle cave dismesse”.

Domani, 8 ottobre, sull’edizione cartacea de la Sicilia un approfondimento. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA