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L'INTERVISTA

Le paure (e il coraggio) di Lorenzo Fragola e Mameli che per il nuovo video si lanciano da un aereo

I due cantautori catanesi, classe '95, hanno scelto di lanciarsi con il paracadute nella clip per il loro nuovo singolo “Testa X Aria”

Di Simone Russo |

Lorenzo Fragola e Mameli si sono buttati da un aereo. I due cantautori catanesi, classe '95, hanno scelto di lanciarsi con il paracadute per il video del loro nuovo singolo “Testa X Aria”.E appena uscito in radio ed in tutte le piattaforme digitali il nuovo singolo (Sony Music Italy) che è una ballad emozionante che racconta la voglia di volare e la paura di cadere. « È incredibile – dicono Lorenzo e Mameli – lo abbiamo fatto davvero. Un mese fa casualmente Lorenzo ha contattato una sua amica paracadutista ed abbiamo detto “ci buttiamo dall'aereo per il nuovo video?”. Questa cosa era una follia».

In questo mese Lorenzo è stato molto dritto e sicuro di questa idea, Mameli l'ha vissuta proprio male. «Appena mi sono reso conto che si stava concretizzando la cosa – dice Mameli – ho avuto tantissima paura. Fino alla mattina del lancio sono stato malissimo. Appena siamo entrati nell'aereo, però, io mi sono tranquillizzato, invece, Lorenzo è andato nel panico».

Questa scelta è stata dettata dal filo conduttore del brano, cioè “so che vuoi volare, paura di cadere ma tu lasciati andare vedrai che poi andrà bene”. «A noi – dicono Fragola e Mameli – ha aiutato molto scrivere questo brano. La musica è terapia ed è una forza per chi la ascolta. Ogni canzone, anche quella più leggera, può essere terapeutica. Bisogna vedere con quale mood si ascolta. C'è un confine rapido tra la funzione terapeutica di un pezzo e lo sfogo. Alcuni sono semplici momenti in cui ti sfoghi con la musica, altri sono dei processi fatti apposta per conoscersi. In questo caso è entrambi. “Testa X Aria” è uno sfogo che ci ha aiutato. All'inizio non lo avevamo capito. Quando scrivi qualcosa non capisci la forza di quello che stai realizzando. Abbiamo fatto varie sessioni con diversi autori. Ci siamo messi un po' a suonare e da lì è nata una demo molto scarna. Inizialmente era un pezzo buttato lì. Quest'estate, durante le nostre vacanze, ci siamo messi ad ascoltare tutti i demo e “Testa X Aria” lo abbiamo riscoperto. Gli abbiamo dato il giusto peso che merita. Siamo entrati in studio e adesso ci piace tantissimo. Un pezzo che racconta il nostro percorso. Il testo racconta la nostra quotidianità. In questo momento siamo due persone impaurite. Abbiamo le nostre paure e le stiamo affrontando. Il testo vuole fare del bene anche a noi stessi. Vuole ricordarci che le paure le possiamo superare».

“Testa X Aria” coinvolge voi ma può essere d'aiuto anche per quei giovani in bilico nell'ansia di non sapere quello che verrà? «L'incertezza e la precarietà per il futuro, per noi è proprio la base di “Testa X Aria”. Noi ci sentiamo maledettamente precari. Siamo impauriti. È anche vero che c'è una generazione che anche non avendo gli appoggi vuole continuare a sognare. Viaggi mentali. La nostra generazione vuole essere con la testa per aria».

Nel brano raccontate i “sogni persi”. Cosa sono? «Quando cresci – spiega Lorenzo – fai fatica a sognare. Ti perdi tra le scelte e le responsabilità. I sogni persi sono quelli che fai da adolescente immaginando il futuro».«Oggi – dice Mameli – riesco a sognare, ma non come prima. Adesso mi reputo una persona molto cosciente. Vorrei avere un animo leggermente più incosciente. Ho 27 anni ma l'età mi ha fatto crescere con i piedi per terra. Faccio più fatica a fare dei voli che vanno oltre la realtà. Quando ero più giovane, viaggiavo e sognavo di immaginazione».

Lorenzo come descrivi Mameli? «Mario è una persona che mi fa sentire sicura. Una roccia. Il mio punto fermo». Mario come descrivi Lorenzo? «Il mio punto interrogativo. Sono una persona troppo indecisa e lui è la mia svolta. Mi ha insegnato veramente delle cose».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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