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Sputi e insulti contro Cantat a Grenoble

Di Redazione |

PARIGI, 14 MAR – Sputi, insulti, lancio di oggetti. Bertrand Cantat, l’ex cantante dei Noir Desir che nel 2004 uccise a botte in una stanza d’albergo la compagna Marie Trintignant, figlia del celebre attore Jean-Louis, torna a suscitare indignazione e proteste in Francia. Il 13 marzo, prima di un suo concerto a Grenoble, l’uomo ha cercato di parlare con alcuni manifestanti che protestavano dinanzi all’ingresso del locale La Belle Électrique. Ha però dovuto fare marcia indietro protetto dal servizio d’ordine, mentre la folla gridava “assassino”, “assassino”. Su Facebook, il cantante – che dopo aver scontato la sua pena rivendica il diritto al “reinserimento” in società – denuncia uno “scatenamento di violenza, di insulti, una pioggia di colpi, nessuna possibilità di discutere, violenza, soltanto violenza”. La pensa diversamente la madre di Marie Trintignant, la ragazza uccisa, recentemente invitata su France 2. Per lei è “vergognoso, indecente, schifoso che (Cantat) possa andare in scena”.

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