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Calcio Catania, un lampo di Curiale vale la vittoria nel test con la Vibonese

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – Un lampo ieri nel finale. E’ di Curiale che firma il successo nel test con la Vibonese. Al Massimino è calcio vero di Serie C. I rossazzurri hanno avuto la conferma di quello che sarà il livello del campionato. Nella speranza che, il 7 settembre, possa arrivare la notizia del ripescaggio in B. Calabresi chiusi ma veloci nel ripartire, abili a bloccare le linee di collegamento con Lodi, rossazzurri molto carichi, più veloci di qualche giorno fa propositivi e attenti nelle seconde palle.

PRESSIONE. I ragazzi di Sottil esercitano subito la pressione a centrocampo conquistando la trequarti anche a costo di rischiare le ripartenze dei calabresi che hanno in Taurino l’elemento più veloce e abile a tagliare il campo cercando di garantire rifornimenti a Bubas, con Scaccabarozzi che spesso arriva a supporto. Il 4-2-3-1 di Sottil è ormai un biglietto di presentazione fisso. Ma dallo scacchiere deve subito tirarsi fuori Biagianti per un affaticamento. Entra in campo Giuseppe Rizzo in mediana e fa coppia con Bucolo. Gli ospiti cercano di lavorare sulle fasce con il 3-5-2 proposto da Nevio Orlandi.

OCCASIONI. Barisic e Marotta nei primi 30 minuti hanno l’occasione per battere a rete, ma non trovano lo spazio, è però la squadra del presidente Caffo a sfiorare il gol con il migliore in campo, Taurino, abile a rubare tempo e pallone a Silvestri al limite dell’area. Botta sicura e tesa, palla sulla traversa. Il Catania non trova varchi per andare alla conclusione se non alla fine del primo tempo. Marotta in acrobazia libera Barisic, ma Lodi non aggancia bene l’assist. Pochi istanti dopo lo stesso Barisic sul primo palo si vede deviata in angolo la conclusione. A 2′ dal riposo il palo di Lodi direttamente su calcio d’angolo. La palla danza sulla linea ma non entra. La Vibonese resta con 10 uomini dietro la linea del pallone, Orlandi ordina di chiudere tutti i varchi per provare a resistere a un avversario che ha più forza fisica e tecnica. In effetti la spinta del Catania c’è, manca il gol per carenze di spazio ma a livello fisico il lavoro estivo sembra efficace.

NUOVO CATANIA. Non è un Catania-2 quello proposto da Sottil nella ripresa, ma un’altra squadra titolare. Cambiano tutti gli interpreti tranne Giuseppe Rizzo, Curiale riprende posto al centro dell’attacco, si rivede Llama che aveva saltato il test con l’Igea ed è l’argentino su punizione a sfiorare il vantaggio: palla sull’esterno della rete. Il Catania trova più spazio sulla trequarti con Manneh e Baraye che accelerano sulla sinistra, con Llama (e quando si sgancia anche Calapai) che tenta i traversoni per Curiale.

CURIALE, IL VIZIO DEL GOL. A metà ripresa l’acuto di Curiale che davanti alla porta serve Llama non spezza l’equilibrio. L’argentino spara sul portiere che, intanto, esce e copre per bene. Il gol matura e lo confeziona Baraye scendendo sulla sinistra a tutta velocità creando quella che è la classica superiorità numerica. Il terzino sinistro serve alla perfezione Curiale, e il cannoniere della C dello scorso campionato appoggia in rete sbloccando.

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