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Catania, intesa con Lucarelli, ma c’è apetto il caso Rinaudo

Di Giovanni Tomasello |

Un tecnico competente ma anche molto esigente, un uomo dal carattere forte e con valori veri tanto da non essere mai sceso a compromessi, un convinto assertore delle proprie idee e che insegue con decisione gli obiettivi senza pretendere fior di bigliettoni di euro come tanti altri suoi colleghi.

Cristiano Lucarelli, il futuro allenatore del Catania, già quando era all’apice della sua carriera da calciatore, rifiutò offerte allettanti da società con tanto di blasone essendo profondamente innamorato della squadra della città natia, l’amata Livorno che lui contribuì a riportare nella massima serie.

Lucarelli virtualmente è già il nuovo tecnico rossazzurro, ma l’annuncio e la presentazione ufficiale avverrà tra almeno due settimane quando nel frattempo scadrà il contratto che lega il tecnico livornese al Messina fino al 30 giugno prossimo pur tenendo presente che le parti hanno già deciso consensualmente di non rinnovare il loro rapporto per la prossima stagione.

Che il Catania avesse nel mirino Cristiano Lucarelli, lo avevamo scritto da tempo, perfino quando si parlava con insistenza di telefonate quotidiane da parte dei dirigenti rossazzurri a Carmine Gautieri che con molta onestà aveva smentito contatti concreti con il Catania.

Tra Lucarelli e la società etnea è stata già raggiunta l’intesa di massima e ora in questo mese di giugno bisognerà definire solo qualche dettaglio.

Del resto Lucarelli è stato visto alle finali nazionali Primavera che si sono svolte a Parma, Sassuolo e Carpi, in compagnia dei dirigenti rossazzurri, Pietro Lo Monaco e Cristian Argurio e il nuovo trio rossazzurro ha puntato gli occhi su alcuni elementi molto promettenti, ma in questo momento al di là del ritorno – dopo Biagianti e Marchese – di quello che sarebbe il terzo senatore e cioè Francesco Lodi non ci sono certezze ma solo i primi timidi contatti con alcuni giocatori.

Come quello con Gianluca Litteri, catanese purosangue 29 anni compiuti proprio martedì scorso e attualmente in forza al Cittadella, ma l’attaccante pur lusingato dall’interesse della squadra della città natia, vorrà riflettere a lungo prima di scendere di categoria e, soprattutto, comprendere quale sarà il futuro del Catania.

Insomma molto dipenderà pure dalla situazione economica della società rossazzurra che entro il 26 giugno dovrà superare alcuni intoppi e a tal proposito bisognerà aspettare l’approvazione del del piano di risanamento. E si dovranno conoscere pure le reali intenzioni della proprietà alle prese con guai giudiziari. Nè si possono pretendere miracoli dalla holding Finaria che non potrà di certo sostenere spese esagerate.

I NODI DA SCIOGLIERE. Sono diversi, il più difficile in questo momento resta il pagamento entro il prossimo 26 giugno della somma di 1,4 milioni di euro allo Sporting Lisbona. La Finaria avrebbe stanziato 2,3 milioni di euro chiesti dal club per pagare le spese ordinarie. Entro il 26 il Catania dovrà pure avere già regolato il debito con lo Sporting Lisbona riguardo il caso Rinaudo. Poi dovrà iscriversi al campionato che l’anno prossimo tornerà a chiamarsi serie C.

Di sicuro il Catania se non ci sarà un nuovo accordo “in extremis” con lo Sporting Lisbona, dovrà versare subito l’intera somma alla società portoghese e in questo caso i rischi in caso di mancato pagamento sarebbero notevoli e le conseguenze nefaste per l’ennesimo anno, ma meglio essere fiduciosi e sperare in una rateizzazione del debito con lo Sporting Lisbona.

Sarebbe questo il primo vero passo in avanti, al resto si potrà pensare con calma e lungimiranza, compresa l’operazione rinforzi visto che il mercato ufficialmente comincerà all’inizio del mese prossimo e si dovrà agire coscienti soprattutto delle proprie risorse economiche.

È un passaggio questo obbligato e cruciale per il futuro della società rossazzurra.

Il tecnico è stato con Lo Monaco e Argurio alle finali Primavera. Unica certezza il ritorno di Ciccio Lodi

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