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Messina soffre ma ferma il Lecce Il pari è del solito Diogo Tavares

Messina soffre ma ferma il Lecce Il pari è del solito Diogo Tavares

Salentini in vataggio con un rigore dubbio, immediata la reazione dei giallorossi

Di Salvatore Pernice |
Messina. Con le stampelle ma con tanto cuore. Falcidiato dalle assenze, con l’infermeria intasata, il Messina mette la museruola al Lecce che doveva vincere per tenere accesa la fiammella promozione. Invece i salentini impattano contro un Messina coriaceo, tutto cuore, che strappa un pari strameritato. E dire che il momentaneo vantaggio del Lecce è stato un regalo dell’arbitro che concede un penalty inesistente. A rimettere le cose a posto ci ha pensato il solito Tavares, il bomber portoghese che con un mezzo pallonetto regala l’1-1.
 
Primo squillo di marca peloritana con un sinistro velenoso dell’altro straniero, il brasiliano Gustavo, che scalda i guantoni di Bleve costretto a rifugiarsi in corner. E dalla bandierina Fornito fa spiovere un pallone invitante per la testolina di Tavares che non trova di poco la mira. Il Lecce si fa vedere con Moscardelli. Bravo Addario a disinnescare la bordata ravvicinata dopo l’iniziale incertezza nell’uscita sul lancio lungo per il barbuto attaccante.
La replica del Messina arriva al minuto 29, con Salvemini che imbeccato in area su spizzata di testa di Tavares calcia in scivolata. La sfera finisce a lato di un niente.
 
Ma il finale di primo temo è di marca salentina: vantaggio sfiorato con una bordata al volo di Papini e con Sowe che davanti al portiere si fa masticare il tiro da Mileto. 

Nella ripresa arrivano i fuochi d’artificio. L’ex Caturano, subentrato a Sowe, alla prima occasione si fa furbo cascando in area senza che De Vito lo tocchi. L’arbitro abbocca e assegna il calcio di rigore. Dagli undici metri Lepore insacca. Ma il vantaggio beffa dura poco. 

Al 71′ arriva il meritato pari del Messina. A mettere la firma è sempre lui, Diogo Tavares, che trasforma in oro il traversone di Fornito. Controllo perfetto e tocco felpato che lascia di stucco Bleve. La reazione salentina è nervosa, a tratti isterica. Il finale del match è palpitante. Addario si salva in corner su Lepore, poi Caturano spreca di testa. Ma il pallone di platino ce l’ha tra i piedi Cocuzza (subentrato a Russo) che al 90′ sfiora il gol vittoria

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