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L’Italia negli Ottavi trova l’Austria (che ha battuto l’Ucraina 1 – 0)

Christoph Baumgartner a metà primo tempo gela Shevchenko: derby delle Alpi per gli Azzurri di Mancini

Di Redazione |

All’Austria serviva un successo per 'regalarsì l’ottavo di finale contro l’Italia, sabato sera a Wembley, e successo è stato contro l’Ucraina. Gli austriaci vanno avanti da secondi nel Girone C, piazzandosi alle spalle dell’Olanda. Unico neo di una serata magica l’uscita dal campo dell’autore del gol, Baumgartner, dopo 33' di gioco. Un problema per il ct Franco Roda che, per le prossime partite, deve già rinunciare all’interista Lazaro. Che avversario sarà, l’Austria, per l’Italia? Non certo il 'Wunderteam', o 'Squadra delle meravigliè, è che un secolo fa incuteva timore agli avversari: la compagine che il mitico Hugo Meisl riuscì ad allestire, nel corso degli anni successivi, ha lasciato spazio ad ambizioni sempre meno consistenti e tangibili, aprendo un limbo di sogni svaniti e di progetti mai realizzati.   L’Austria del calcio, che negli anni Trenta trovava sempre l'Italia fra sé e la gloria (sconfitta nella semifinale del Mondiale 1934, a Roma, ma anche nella finale delle Olimpiadi 1936, a Berlino), non è più riuscita a ripetere certe imprese, come quando a Stamford Bridge spaventò i 'maestrì inglesi, vittoriosi 'solò per 4-3. Da allora, la Nazionale austriaca non è più riuscita a osare. Dopo l’esperienza nell’Europeo francese di cinque anni fa, si è ripresentata a una fase finale del torneo continentale con l’obiettivo di superare il turno e approdare così nella fase a eliminazione diretta. Detto, fatto, sia pure con i rischi del caso. Il compito dell’Austria nel Girone C, con l’Olanda e l’Ucraina favorite, non era per niente facile. La vittoria di oggi ha chiarito le gerarchie.   L’Austria è guidata da Franco Foda, ex difensore tedesco, originario di Magonza, che da calciatore riuscì a totalizzare due presenze con la maglia della Germania, prima di vivere una lunga esperienza sulla panchina dello Sturm Graz, squadra con la quale ha vinto un titolo e una Coppa nazionale. Nel 2018 ha preso fra le mani la Nazionale, dando al bomber Marko Arnautovic le chiavi dell’attacco (un gol alla Macedonia del Nord). Gli azzurri dovranno tenere d’occhio anche Konrad Laimer, giovane talento versatile del Lipsia dei miracoli, vero e proprio motorino del centrocampo, pericoloso sulla fascia e roccioso in difesa: anche lui in gol contro i macedoni. David Alaba, con una lunga esperienza al Bayern Monaco e passato nelle settimane scorse al Real Madrid, è l’elemento di maggior esperienza. Il segreto dell’Austria sta nella forza fisica più che nella tecnica sopraffina. La squadra di Foda, che era inserita nel girone di qualificazione con Polonia, Macedonia, Slovenia, Israele e Lettonia, si è qualificata all’Europeo da seconda, con 19 punti, grazie a 6 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte.

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