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Serie caos, epilogo in vista e il Catania spera di non essere ancora derubato…

Di Giovanni Tomasello |

La “sorpresa” era nell’aria e, quindi, ci eravamo preparati alla decisione del Consiglio di Stato che ieri poco prima delle ore 11 si è pronunciato su quella che non ci stancheremo mai di definire una vera farsa che ha ridicolizzato il calcio italiano. Il Consiglio ha accolto il ricorso della Lega di Serie B definendo legittimo il format della serie cadetta a 19 squadre. Insomma, tutto il contrario della sentenza emessa mercoledì dal Tar del Lazio che aveva definito illegittimo proprio il format a 19 ordinando di ripristinare quello a 22.

Il dott. Valerio Perotti, firmatario del decreto cautelare che il Consiglio di Stato ha emesso ieri mattina, si è in pratica schierato contro la Figc che come appare chiaro ormai da qualche giorno, vuole applicare l’ordinanza del Tar Lazio, ma le sorprese in questa controversia sono davvero quotidiane e ormai anche i “principi” del Foro arricciano il naso di fronte a questo susseguirsi di verdetti. Per non parlare delle voci che vengono fatte circolare con lo scopo di rendere la situazione ancora più confusa.

Sospeso quindi in via cautelare il pronunciamento con cui il Tar del Lazio, tre giorni fa, aveva aveva accolto le istanze del Pro Vercelli e del Novara: tornano quindi per ora in vigore tutti i provvedimenti che il Tar aveva annullato, e cioè la Serie B a 19 squadre. La farsa insomma continua anche nel weekend ma ormai siamo all’epilogo, e decisivo sarà l’esito del Consiglio federale. Ogni passaggio ormai è significativo ma anche grottesco. L’attesa per fortuna volge al termine, poi si passerà di sicuro all’azione risarcitoria nei confronti di quei club vittime della cattiva gestione del calcio italiano.

Bisogna a questo punto aspettare solo martedì prossimo quando praticamente in contemporanea con la riunione del Consiglio federale, il Catania discuterà al Consiglio di Stato il proprio ricorso cautelare (rinviato giovedì scorso) e a tal proposito va sottolineato che del Collegio non farà parte Perotti, il giudice che ha firmato il decreto cautelare di ieri.

I legali del Catania si presenteranno all’udienza anche se nel frattempo il Consiglio federale dovrebbe mettere fine alla farsa. Come? In questo momento si possono fare delle supposizioni o meglio prevedere quello che accadrà. E il presidente della Lega di B, Mauro Balata, ha sbagliato ieri a cantare vittoria perché la battaglia con la Figc resta aperta.

Quanto al Consiglio di Stato, ha già fissato per il 15 novembre una Camera di Consiglio per esaminare la questione ed è stata inoltrata la richiesta di sospensiva avanzata dalla Lega di Serie B.L’attesa così continua e martedì finalmente si saprà con certezza il futuro dei campionati. Il giorno del giudizio è finalmente arrivato.

Siamo sicuri che il presidente della Figc Gravina valuterà attentamente ogni situazione, compresa quella del ripescaggio delle tre squadre che comporterebbe una vera e propria rivoluzione nella serie cadetta che è giunta alla nona nona giornata.Si fanno le ipotesi più svariate ma speriamo che almeno alla fine prevalga la logica.

Resta il fatto che il Tar del Lazio ha ordinato il ripristino del format a 22 squadre e al Consiglio federale spetta la decisione finale. Si potrebbe – anzi appare sicuro – vedere l’Entella ammesso in B, ma al posto di chi? Si dice che martedì il Consiglio di Stato opti per un torneo a 20 squadre ma sarà possibile? Nella sentenza emessa ieri dal Consiglio di Stato viene pure sottolineato come si vocifera o s’immagina qualcuno.

E il cambio di format della Serie B non è di certo finalizzato alla «corretta ricostituzione degli organi federali» e alla «celebrazione dell’assemblea ordinaria elettiva». Un Catania che rischia di essere derubato e danneggiato se – come sembra – resterà in Serie C e allora, auguriamoci che possa tenere il sereno per evitare ulteriori danni in un campionato già falsato che come in tanti hanno scritto sui social, doveva essere annullato rinviando tutto alla prossima stagione.

Ma il Consiglio federale martedì – assistito dai suoi legali stranamente non convocati ieri dal Consiglio di Stato – cercherà di risolvere l’ingarbugliata vicenda facendo ripartire il format in B a 22 squadre dalla stagione 2019-’20, non toccando gli organici. Il secondo passo da fare sarà l’azione di risarcimento danni ma questa è un’altra storia che potrebbe scatenare un braccio di ferro. Non si dica comunque mai più che Fabbricini il 13 agosto poteva ridurre il format a 19 perché non era di competenza di un commissario prendere una simile decisione, ma questo hanno fatto finta di non saperlo anche alcuni avvocati e giudici.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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