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Caos Procure: La Sicilia, ‘ecco perché non pubblicheremo le intercettazioni dei Pm’

Di Redazione |

Palermo, 28 mag. (Adnkronos) – “Non pubblicheremo il contenuto delle chat, a meno che non dovessere avere un rilievo penale o disciplinare ma anche solo sociale tale da renderle imprescindibili nel racconto dei fatti. E’ una scelta. Difficile, sofferta. Ma consapevole”. Così, in un editoriale pubblicato oggi in prima pagina, il quotidiano La Sicilia spiega perché non pubblicherà le chat del caso Palamara. Mario Barresi spiega: ‘Le trame siciliane dei Palamara papers’ era il titolo preconfezionato. Prima di riflettere. E di decidere. Non è la volpe che non arriva all’uva, perché il vigneto è immenso. E i grappoli siciliani sono tutti da raccogliere”.

“E’ una notizia il cazzeggio pallonaro di un magistrato che, chattando con Palamara, gli chiede notizie sulla promozione di un collega più giovane? Lo sarebbe, se non fosse che il pm in questione, meritevole davvero, non scambia con il grande capo di Unicost neppure un sms per gli auguri natalizi. Oggi, accostato all’Uomo Nero, sarebbe marchiato a fuoco per una vicenda a cui è estraneo”.

E ancora: “E’ una notizia il traccheggio social di un dirigente di Polizia col suo amico Luca per avere sede e e promozione gradite ostentando il sostegno di un procuratore? Lo sarebbe se non fosse che l’interessato non ottiene ciò che bramava e magari il magistrato è all’oscuro di una storia in cui entra con gli sms altrui”. Per poi aggiungere: “E’ una notizia il chiacchiericcio da spogliatoio post calcetto fra Palamara e altri macho men più o meno togati, che selezionano le colleghe da invitare alle cene con criteri da olgettine? Lo sarebbe, se non fosse che le prescelte non meritano un’eterna lettera scarlatta cucita addosso da un sessismo a cui non vogliamo ammiccare”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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