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Pd: Nardella, ‘o cambia o rischia estinzione’

Di Redazione |

Roma, 21 feb. (Adnkronos) – “Samo in un momento storico decisivo, per la politica in generale, ma soprattutto per il Pd: o si cambia davvero, o si rischia l’estinzione”. Lo dice il sindaco dem di Firenze, Dario Nardella, a La Nazione. “Quello che più mi preoccupa è che sta diventando il partito dell’establishment: autoreferenziale, lontano dal Paese reale e legato all’apparato romano, in cui comandano esclusivamente le correnti, che non si dividono sulle idee ma sui posti”.

Che cosa pensa di Draghi? “Che è l’uomo giusto al momento giusto”. E di Conte? “Lo stimo molto”. Si è praticamente candidato a fare il federatore del centrosinistra, un novello Prodi… “Oddio, non lo definirei così. Intanto perché Conte mi pare il leader in pectore dei 5 Stelle” e “oggi il partito più forte è il Pd. Non si capisce il tentativo di una fusione a freddo fra Pd e 5 Stelle, anche perché finora le uniche circostanze in cui questa alleanza è stata sperimentata sono state fallimentari: vedi Umbria e Liguria”. E poi “il sistema elettorale. Se il Pd auspica un proporzionale, non si capisce perché dovrebbe fare alleanze precostituite”.

Bettini ha aperto a un congresso… “A Bettini dico che un congresso in piena pandemia non ha senso, che quell’alleanza non ha prospettiva strategica, e che le sue posizioni sono inspiegabili, anche perché non si è mai capito a nome di chi parla, e con quale incarico abbia negoziato con Renzi durante tutta la crisi”. E a Zingaretti invece cosa dice? “Caro Nicola, trova la forza di cambiare il Pd. Perché il vero punto è questo: le alleanze possono arrivare solo dopo la costruzione di un chiaro profilo identitario”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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