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Pd: Orlando, ‘dai working poor alle disuguaglianze, ecco da dove partire’

Di Redazione |

Roma, 2 ott “Da dove partire nella discussione per rinnovare il Partito Democratico. Prima parte. – Italia unico Paese Ocse con riduzione di stipendio nel periodo 1990-2020 (riduzione del -2,9%) [dati Ocse]”. Lo scrive su Facebook il ministro del Lavoro Andrea Orlando.

“Nel periodo 2006-2017, i working poor sono passati dal 10,3% al 13,2% della forza lavoro, con picchi tra i lavoratori autonomi (17%) e part-time (19,4%). [dati gruppo di lavoro Mlps su povertà lavorativa] – I dati INPS mostrano differenziale dei salari medi fra donne e uomini si mantiene costante intorno al 30% [fonte: rapporto Oxfam] – In termini di età, nel periodo 1975-2017 le retribuzioni medie dei lavoratori giovani (15-29 anni) hanno visto contrazioni più marcate rispetto ai lavoratori adulti (30-49 anni) e agli occupati anziani (over 50) [dati Oxfam]”, prosegue Orlando.

“Carlos Tavares, Ceo di Stellantis, nel 2021 ha percepito 19,10 milioni di euro e guadagna 758 volte quanto un suo metalmeccanico [dati Dataroom del Corriere della Sera] – Nel 1980 gli Ad più pagati prendevano 45 volte un loro dipendente. Nel 2008 i primi 10 top manager italiani 416 volte lo stipendio medio di un operaio. Nel 2020 649 volte [dati Dataroom del Corriere della Sera]”, scrive ancora l’esponente del Pd.

“Ricchezza netta pro-capite degli italiani è diminuita del 15% fra il 2007 e il 2016. La ricchezza dei 10 Italiani più ricchi (secondo la lista Forbes) è aumentata dell’83%. [dati Forum Disuguaglianze su elaborazioni Banca d’Italia, Istat e Forbes] – Ascensore sociale bloccato: la probabilità di appartenere al 20% più ricco della popolazione è più di tre volte maggiore per i figli di genitori nella stessa fascia di ricchezza che per i figli del 20% più povero della popolazione [dati Forum Disuguaglianze]”, si legge ancora nel post di Orlando.

“Disuguaglianza di età: per under 40 la ricchezza è diminuita in termini reali rispetto all’inizio degli anni ‘90. Per i 70enni o ultra 80enni tra il 1989 e il 2008 la ricchezza è triplicata o quadruplicata. La generazione dei nati nel periodo 1990-1995, intorno ai 25 anni possiede meno della metà della ricchezza che possedeva la generazione 1960-1965 alla stessa età [dati Forum Disuguaglianze]. – Nei primi due anni di pandemia i 10 uomini più ricchi del mondo hanno più che raddoppiato i loro patrimoni. Sono passati da 700 a 1.500 miliardi di dollari, al ritmo di 15.000 dollari al secondo, 1,3 miliardi di dollari al giorno. Nello stesso periodo si stima che 163 milioni di persone siano cadute in povertà a causa della pandemia”, prosegue.

“Nei prossimi mesi in alcuni settori dell’economia si realizzeranno utili record, in altri imprese e lavoratori rischiano la rovina a causa dei costi dell’energia e dei trasporti”, conclude Orlando.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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