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«Io, in coda da dieci giorni e notti per chiedere asilo politico»

Di Redazione |

Non passa giorno e non passa notte che all’ufficio immigrazione della Questura di Firenze, in via della Fortezza, non vada in scena un accampamento a cielo aperto di stranieri che si mettono in coda nel tentativo di fare la richiesta per l’asilo politico. Una vera e propria roulette, visto che ogni giorno la Questura fa accedere soltanto cinque persone. 

​I migranti restano accampati con materassi, cartoni, coperte, lenzuola, cuscini e buste con cibo e bevande. Molte di queste persone sono in coda da giorni, chi da cinque giorni, chi da una settimana, chi addirittura da dieci giorni. Ogni giorno scalano di qualche posto, finché non tocca a loro. Nessuno di loro vuole parlare a volto scoperto di fronte alla telecamera perchè sono attualmente irregolari sul territorio italiano e preferiscono non essere riconoscibili.

Tra le persone in coda ci sono alcune ragazze peruviane: «Sono venuta via dal Perù per motivi di studio, voglio studiare a Firenze dove abita mia sorella». Certo per lei non sarà semplice avere risposta positiva alla domanda di asilo visto che non fugge da una situazione particolarmente pericolosa. 

Diverso invece il discorso per un giovanissimo ragazzo siriano: «Sono fuggito dalla Siria e ho attraversato tutta la rotta balcanica prima di arrivare qui. E’ stato molto difficile attraversare tutte le frontiere, ho impiegato tre mesi di tempo e ho speso duemila euro. Ho scelto di venire a Firenze perché in Toscana vivono alcuni miei connazionali che conosco bene». Per lui l’asilo politico non è certo utopia visto che scappa da un Paese in guerra da anni. In coda anche alcune ragazze cinesi e un giovane pachistano che sostiene di dormire da settimane in un parco pubblico di Firenze nell’attesa di ricevere ospitalità in una struttura di accoglienza, per cui però necessita dell’accettazione della sua domanda di asilo. Molti di loro sono reticenti a parlare, anche a volto coperto. «E’ un fatto gravissimo che le persone, per esercitare un diritto costituzionale come il diritto di asilo, restino per giorni e giorni a dormire sui marciapiedi fuori dall’ufficio immigrazione della Questura – ha detto l’avvocato dell’Asgi (Associazione Studi Giuridici Immigrazione) Eugenio Alfano – Il diritto all’asilo apre a tutta un’altra serie di diritti, importanti soprattutto per i più vulnerabili, come ad esempio la presa in carico in un centro di accoglienza. Si tratta talvolta di persone che sono costrette a dormire nei parchi pubblici da molto tempo e che spesso hanno subìto torture dopo il lungo viaggio della speranza dai propri Paesi di origine. La Questura accetta soltanto cinque domande di asilo al giorno, sostenendo di non avere risorse e personale sufficiente per fronteggiare questa situazione».

 I migranti avrebbero anche un’altra alternativa, quella di rivolgersi a un avvocato che, tramite Pec, può inoltrare una richiesta di asilo alla Questura: «Ma anche qui la situazione è problematica – aggiunge Alfano – perché la Questura ha smesso di rispondere anche a noi avvocati, oppure lo fa dando però appuntamenti ai migranti nel 2025». Come spiegato dall’Asgi, una parte dei migranti in coda arriva da contesti difficili come Siria, Afghanistan, Pakistan, dopo aver percorso la rotta balcanica e arrivando via terra in Italia; altri invece arrivano in aereo, soprattutto dall’America latina. Una questione, quella degli accampamenti giornalieri, ben nota anche alla Questura: «Si lavora di norma tramite appuntamento, tuttavia, per dare la massima accoglienza a tutti si cerca di ascoltare le esigenze dei più». Secondo la Questura, «le code si concentrano esclusivamente il lunedì e il venerdì, ovvero quei giorni dedicati, appunto, all’accoglienza anche coloro che si presentano senza appuntamento», anche se in realtà abbiamo trovato migranti accampati anche in altri giorni della settimana. ​​Poi si spiega: «Nel 2023 oltre duemila richieste di asilo, protezione sussidiaria e protezione speciale, sono state presentate in Questura a Firenze; da gennaio 2024 ad oggi più di 860». Sono invece da 5 a 10 gli accessi al giorno di migranti che provengono dagli sbarchi, 15 al giorno le interviste per chi ha già avviato la procedura di richiesta di asilo. Quanto ai permessi di soggiorno, nel 2023 ne sono stati rilasciati 41mila.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA