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Scontro tra elicottero e aereo ad Aosta: 7 morti e due feriti gravi

Di Redazione |

Tragedia aerea ieri sul ghiacciaio del Rutor, nell’alta Valle d’Aosta, dove sono morte 7 persone in uno scontro tra un ultraleggero francese e un elicottero dell’heliski. Ci sono anche due feriti gravi mentre altri due passeggeri inizialmente dispersi sono strati trovate morti stamattina e rientrano nel conteggio definitivo di sette deceduti. 

Le vittime sono il pilota dell’elicottero Maurizio Scarpelli, di 53 anni, toscano, la guida alpina Frank Henssler di 49 anni. Gli altri cinque passeggeri morti non sono stati ancora identificati. I due sopravvissuti sono ricoverati in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Parini di Aosta, dove nel pomeriggio di ieri è stato attivato il piano per le maxi emergenze.

Uno dei due passeggeri inizialmente dispersi, è stato trovato stamattina a 50 metri dalla carcassa dell’elicottero, sepolto parecchi metri sotto la neve. Poco dopo, il ritrovamento anche del corpo del secondo disperso ha concluso le operazioni di ricerca, che hanno impegnato una ventina di uomini: del Soccorso alpino valdostano, dei vigili del fuoco e della guardia di finanza.

La dinamica dell’incidente, avvenuto ieri poco prima delle 16 a quasi 3.000 metri di quota, è ora al vaglio dei finanzieri del Sagf di Entreves. Dai primi riscontri risulta che l’elicottero della ditta Gmh, che effettua normalmente in zona le rotazioni con gli sciatori, stava decollando, quando all’improvviso si è incrociato con un SAN Jodel D.140 in fase di atterraggio. L’ultraleggero proveniva dall’aeroporto savoiardo di Megeve (Francia), ma alla torre di controllo dello scalo regionale di Saint-Christophe (Aosta) non risulta alcun piano di volo ad esso riconducibile. L’ipotesi è che il pilota possa aver sconfinato abusivamente proprio per provare l’emozione di un atterraggio sul ghiacciaio del Rutor, meta ambita degli amanti del volo in montagna.

In passato «alcuni piccoli aerei francesi sono stati sorpresi ad atterrare sul ghiacciaio senza alcuna comunicazione alle autorità italiane, una volta si è verificato anche un atterraggio di emergenza in paese, sulla strada regionale, con tanto di sanzione da parte delle forze dell’ordine», racconta Mathieu Ferraris, sindaco di La Thuile. Il procuratore capo di Aosta Paolo Fortuna e il sostituto procuratore Carlo Introvigne hanno effettuato un sopralluogo: verrà aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro colposo. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha disposto l’apertura di un’inchiesta di sicurezza e oggi un team investigativo sarà sul sito dell’incidente.

L’allarme, giunto alla centrale unica di soccorso di Aosta alle 16.01, è stato dato da una guida alpina che non riusciva a contattare l’elicottero. Immediatamente è intervenuto l’elicottero della Protezione civile della Valle d’Aosta con le guide del soccorso alpino valdostano, mentre dal Piemonte sono partiti altri due velivoli in appoggio. Per estrarre i corpi dalle lamiere si è reso necessario l’intervento della squadra taglio dei vigili del fuoco di Aosta.

«Si è trattato di un intervento difficile – spiega Paolo Comune, direttore del soccorso alpino valdostano – per il numero delle persone coinvolte e per l’imminente tramonto del sole: abbiamo dovuto operare in velocità prima che arrivasse il buio».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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