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Catania, muore per il morbillo a 25 anni, esposto dei familiari

Di Carmen Greco |

Catania. È morta a 25 anni per il morbillo. Non c’è stato niente da fare per Maria Concetta Messina, deceduta l’altro ieri all’ospedale “Garibaldi” (vecchio). La donna, catanese del quartiere San Giorgio, che lascia il marito e una figlia di due anni, era arrivata al pronto soccorso venerdì 23 ma, dopo un periodo in astanteria e un successivo ricovero in Obi (Osservazione breve intensiva) le sue condizioni si erano aggravate velocemente, tanto da suggerire il trasferimento nel reparto di Rianimazione dello stesso ospedale, dove è morta l’altroieri.

I familiari, hanno presentato una denuncia ai carabinieri di Piazza Verga e gli investigatori hanno già provveduto al sequestro delle cartelle cliniche. «Me l’hanno ammazzata – dice la madre Lucia Di Bella, in lacrime. Mia figlia è entrata per il morbillo ed è uscita morta. Le hanno prestato le cure, non dico di no, ma poi per me c’è stata negligenza. È rimasta buttata su una barella per ore e ore, assieme ad altre persone che avevano il morbillo nella stessa stanza. È possibile che si sia aggravata in così breve tempo?».

Secondo il racconto della madre, Maria Concetta Messina, una settimana fa, era stata visitata dal medico di famiglia per delle “bollicine in bocca”. Ma in quell’occasione non si sarebbe parlato di morbillo. Da quel momento, la ragazza, avrebbe iniziato una cura a base di paracetamolo e antibiotico, farmaci che avrebbero contribuito solo in parte a ridurre i sintomi della febbre. Fino a quando, venerdì scorso, con la febbre che saliva e scendeva e le tipiche macchioline sulla pelle, è stata costretta a ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso. C’è da dire che quando è arrivata in Rianimazione, la ragazza non avrebbe mostrato una sintomatologia eclatante, ma l’evoluzione negativa della malattia è stata repentina.

Quest’anno è il secondo caso, a Catania, di un paziente adulto morto in seguito alle complicanze del morbillo. Il 22 gennaio scorso era morta un’altra donna, 27enne. Un terzo caso, invece, che riguardava un uomo di 27 anni con una polmonite emorragica si era risolto positivamente (sempre all’ospedale Garibaldi, centro di riferimento per questo tipo di malattia).

Ma il dato che colpisce è quello dell’Epicentro (il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e al promozione della salute dell’Istituto superiore di Sanità) che, nell’ultimo bollettino di febbraio, indica la Sicilia come la regione che ha riportato l’incidenza più elevata di casi di morbillo e rosolia. L’età media dei pazienti colpiti è stata di 25 anni e, tra questi, ben il 93% non era vaccinato.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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