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Raggiunto l’accordo con la Cina per esportare gli agrumi siciliani

Di Redazione |

PALERMO – Si chiude l’iter che apre il canale di commercializzazione degli agrumi siciliani in Cina. Una commissione ispettiva è giunta dall’Asia per constatare la qualità fitosanitaria degli agrumi, condizione senza la quale non sarebbe stato possibile esportare le produzioni verso nazioni non appartenenti alla Comunità europea. All’incontro, che si è tenuto ieri, hanno preso parte quattro ispettori siciliani e due cinesi, che hanno effettuato una visita nelle aziende di commercializzazione per saggiare le tecniche di trattamento a freddo (cold treatment) e nelle aziende di produzione per verificare che siano rispettose di quelle metodiche di monitoraggio per tutti i parassiti da quarantena che vengono indicate specificatamente nel protocollo italo-cinese.

A differenza del passato, le merci potranno essere trasportate anche per via aerea oltre che per via navale. Fattore questo che, oltre a velocizzare i tempi di consegna, che passeranno da un mese all’immediato, garantirà la conservazione delle caratteristiche commerciali del prodotto. Nel caso specifico delle arance infatti accadeva spesso che, trascorso un tempo di trasporto così lungo, si ossidavano gli antociani e si abbassavano le qualità organolettiche.

«Ci apriamo ad un mercato immenso e pieno di opportunità – afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera – L’idea è quella di partire con un prodotto come gli agrumi, fortemente richiesto, che faccia da traino e da cassa di risonanza per tutti gli altri prodotti della filiera agroalimentare siciliana. Sono inoltre in corso altre due trattative, con il Messico per l’esportazione di produzioni vivaistiche presenti nell’area del siracusano e l’altra con il Canada per l’esportazione del pomodoro».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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