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Juve: Agnelli, al calcio europeo servono riforme strutturali

E' industria da 55 miliardi. Ringrazio Barcellona e Real

Di Redazione |

TORINO, 18 GEN – “Credo tuttora che il calcio europeo abbia bisogno di riforme strutturali per affrontare il futuro”. Lo ha detto Andrea Agnelli durante l’assemblea della Juventus, l’ultima da lui presieduta. “Se avessi voluto mantenere una posizione di privilegio, quindi la mia carica di presidenza dell’Eca, nel comitato esecutivo Uefa, un ruolo anche di consigliere della Federazione Italiana Gioco Calcio – ha proseguito Agnelli – non avrei preso le decisioni che ho preso nell’aprile del 2021. Senza riforme rischieremo una continua, costante, inesorabile decrescita del calcio a favore della Premiere League che, nel giro di pochi anni, attrarrà tutto il talento del calcio europeo marginalizzando tutte le altre leghe. I regolatorio attuali non hanno nessuna voglia di ascoltar ei problemi dell’industria preferendo mantenere la loro posizione di privilegio. L’auspicio è la Corte di Giustizia Europea, che è chiamata ad esprimersi sulla posizione di monopolio della Uefa, riconosca lo sport professionistico ad alto livello come un’industria. Auspico che questa sentenza possa aprire la strada a una gestione diversa dello sport internazionale”. Agnelli ha ringraziato il Barcellona e il Real Madrid che “con la Juventus hanno avuto il coraggio di andare incontro alle sanzioni minacciate dalla Uefa. Saremmo stati sanzionati perché ci saremmo trovati in una stanza senza essere preautorizzati dalla Uefa a immaginare un futuro migliore per il calcio”. Agnelli ha spiegato che il fatturato del Calcio in Europa è di 55 miliardi e occupa 700.000 persone.

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