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Catania a Picerno, Lucarelli tiene alta l’asticella: «Non regalo maglie da titolare a nessuno»

Sabato alle 16,15 il delicato match dei rossazzurri che stavolta avranno il supporto del pubblico

Di Giovanni Finocchiaro |

Lucarelli dà i titoli giusti. Sempre. E anche l’idea di quello che è oggi il Catania: «Stiamo costruendo la nostra identità. Servono concentrazione e cura dei particolari» ha detto il tecnico, alla vigilia della partenza per la gara col Picerno che è un avversario «regolare e che ottiene risultati».

Sturaro è un acquisto importante.

«La panna sulla torta, uomo di carisma. Ha già capito cos’è la realtà della Serie C. Non avrà al fianco Vidal o Pogba, ma sarà un uomo importante in campo e nello spogliatoio».

La panna c’è. La ciliegina sulla torta la aggiungerete?

«Stiamo lavorando per riempire le caselle vuote. Ed è un lavoro paziente che richiede tempo e dispendio di energie. Forse, sì, arriverà anche una ciliegina».

Ancora su Sturaro: che ruolo avrà in campo?

«Intanto, al di là della posizione, deve essere messo nelle condizioni di far vedere le sue qualità, non possiamo affidare tutto a Sturaro, altrimenti rischieremmo lo stesso errore commesso per un periodo di tempo con Chiricò. Le responsabilità vanno divise in 25, tutti devono proporsi, attaccare, difendere. Sturaro deve essere coinvolto in un progetto tattico che lo esalti».

La gara col Picerno. Ci sono ancora giocatori in forse.

«Bouah non recupera, in difesa Rapisarda si è allenato in modo… controllato dopo un problemino. Vedremo».

Recupera Quaini. E Bocic?

«Da valutare».

Andrà via?

«Non lo so ancora, forse sarebbe meglio osservarlo in campo in modo più regolare, dunque darlo in prestito. La società sta facendo le proprie valutazioni».

Chiarella si è ripreso la scena.

«Ha gamba e motivazioni. Se, poi, ogni settimana entra, segna e dà un calcio alla bandierina, sarò felice per lui. Ha avuto un grande impatto nel finale di gara col Brindisi al di là del gol che ha segnato».

Salvatore Monaco è un gran rinforzo per la difesa.

«Ho cercato di prenderlo negli anni scorsi, ma non c’erano le possibilità. Il Catania è riuscito lavorando di fino per un affare che considero molto importante».

Ancora sul Picerno: in casa è ancora più indiavolato rispetto che fuori.

«Sarà un confronto difficile, noi dovremo essere bravi a entrare immediatamente nel clima della sfida».

Murano è l’uomo in più al di là dei gol che segna.

«Questo ragazzo sta raccogliendo tardi quello che ha seminato in precedenza. Ma tutto il Picerno, al di là del capocannoniere, ha un impianto di gioco solido».

Ci saranno i tifosi.

«E questo è un segnale buono per tutti, specie per noi. Sapere che ci sarà un sostegno validissimo è un punto in più a nostro favore. Non sprechiamolo».

Lei, Lucarelli, sta alternando il modulo con la difesa a tre e il 4-2-3-1. Che cosa sceglierà contro il Picerno?

«Non è un chiodo fisso, il modulo. Bisogna focalizzare l’attenzione sul come si sta in campo e su come si ha l’impatto con la gara. Ci saranno incontri in cui avremo la necessità di giocare con due moduli, altri nei quali saremo in tre dietro e ad impostare a quattro davanti, o viceversa. Non c’è un modulo più offensivo dell’altro. Conta l’interpretazione dei moduli e dipende dai concetti».

Di Carmine e Costantino dall’inizio ancora insieme?

«Vedremo. Con una rosa così importante posso scegliere i più in forma. Non regalo maglie a nessuno, il posto bisogna meritarselo di volta in volta. Vale per tutti, non solo per le punte».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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