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Italia-Francia: Draghi e Macron per Ue più forte, ‘Trattato Quirinale segna storia’ (2)

Di Redazione |

“Cercare la sovranità europea – rimarca infatti Draghi -significa voler disegnare il proprio futuro come lo vogliamo noi europei e non farcelo disegnare da altri. L’Europa deve sapersi proteggere, difendere i propri confini”, e per questo “occorre creare una vera difesa europea. Questo Trattato aiuta la costruzione della difesa europea che non toglie ma è complementare alla Nato. Un’Europa più forte fa la Nato più forte”. Un’Europa più forte, appunto. Senz’altro l’aspirazione più grande dell’ex numero uno della Bce. Che, interpellato dai cronisti sul tema, dice con chiarezza che anche le regole del bilancio europeo vanno riscritte, la lotta alla pandemia ha dato prova e reso evidente la necessità di un cambio di passo “inevitabile”.

E questo “non solo – argomenta Draghi – per gli altissimi costi che la pandemia ha prodotto, ma soprattutto il messaggio è che senza un forte sostegno dello Stato non saremmo passati attraverso la pandemia, non ce l’avremmo fatta. E anche per gli obiettivi futuri della Ue le nuove regole devono riflettere un passato che bisogna correggere e un futuro che bisogna disegnare”. In questo esercizio di fantasia e pragmatismo, Italia e Francia procederanno una di fianco all’altra. “Da oggi – dice infatti il premier – siamo ancora più vicini”.

Nel suo intervento, Draghi rimarca le radici comuni, il comune sentire. I nostri due paesi “condividono molto più di confini”, afferma rivolgendo un tributo ai ‘padri’ politici di Italia e Francia – Jean Monnet e Robert Schuman, Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi – e accennando ai riferimenti culturali comuni, da Stendhal a Umberto Eco, da Mastroianni a Belmondo a Claudia Cardinale. “La nostra storia, la nostra arte, le nostre economie e le nostre società si intrecciano da tempo immemore”. E “ogni giorno questi rapporti si arricchiscono di nuove esperienze di formazione, di lavoro, di vita”. Il “Trattato nasce dalla consapevolezza della profondità dei nostri legami. Rafforziamo la cooperazione tra i nostri due Stati, creiamo strumenti istituzionali per renderla più strutturale, valorizziamo al meglio le attività dei nostri cittadini e delle nostre imprese. Interveniamo nei settori cruciali per i nostri Paesi: dalla sicurezza alla giustizia, dalla ricerca all’industria”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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