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Tlc: As Mediobanca, pandemia pesa su fatturati telco 2020, Asia +0,2%, Europa -3%, America -3,7%

Di Redazione |

Milano, 12 ott. Nonostante il traffico dati sia aumentato ovunque, le telco hanno reagito positivamente all’emergenza da Covid in termini di tenuta e qualità del servizio offerto. I conti economici degli operatori del settore sono stati però gravati dall’aumento dei costi e dall’appiattimento dei ricavi favorito dall’ampia diffusione delle offerte “a pacchetto”. E’ quanto emerge dall’indagine annuale dall’Area Studi Mediobanca sui 27 maggiori Gruppi mondiali del settore delle telecomunicazioni, ciascuno con un giro d’affari superiore ai 10 mld di euro, negli anni 2016-2020 e nei primi sei mesi del 2021.

Solo le telco asiatiche hanno chiuso i 12 mesi del 2020 con ricavi stazionari (+0,2%), mentre i fatturati dei gruppi americani ed europei sono diminuiti, rispettivamente, del 3,7% e del 3,0%. Nel 2020 i ricavi aggregati delle 27 principali telco mondiali sono stati pari a 1.080 mld di euro, in diminuzione dell’1,9% sul 2019, ma in crescita dell’1,4% rispetto al 2016. Inferiore la performance dei 10 big player europei delle telco, con ricavi diminuiti del 7% rispetto al 2016.

AT&T (140 mld di euro nel 2020) guida la classifica mondiale per ricavi che vede nelle prime 17 posizioni 7 gruppi asiatici e 6 europei (con Tim 17esima). Seguono Verizon (104,5 mld di euro) e Deutsche Telekom (101 mld euro).

Lo scorporo di Warner Media da parte della AT&T e la cessione di Aol e Yahoo da parte di Verizon nel 2021 sanciscono la possibile fine dell’idillio nella convergenza tra le telco e la produzione di contenuti, con gli accordi di distribuzione tra i due settori che divengono ora la strada più percorsa. Diminuiscono ovunque i ricavi della telefonia in Europa. Il primo mercato è quello tedesco con ricavi per 57 mld euro (-0,8% sul 2019), seguito dallo UK (35,1 mld euro esclusa la vendita di apparati i cui importi non sono disponibili; -1,8%) e Francia (35,2 mld di euro; -0,4%). Nonostante la diversa popolosità dei due Paesi, Spagna e Italia si contendono la 4° piazza in Europa con, rispettivamente, 28,8 mld di euro (-3,8%) e 28,6 mld di euro (-4,8%). A

ll’Italia tocca la maggiore contrazione dei ricavi tra il 2016 e il 2020 (-10,3%). La redditività industriale è rimasta stabile tra il 2016 e il 2020 con l’ebit margin a quota 14,8%. Per le telco europee l’ebit margin, sebbene in miglioramento di 120 b.p., è inferiore e pari al 12,8%, a causa della forte concorrenza degli ultimi anni, come si evince dai prezzi in continua flessione dei principali servizi, specialmente in Italia. In Europa, sul podio della redditività nel 2020 salgono: Telenor (ebit margin al 19,9%), Liberty G. (19,5%) e Swisscom (17,5%). Tra i principali operatori internazionali Verizon vanta i margini industriali più elevati (ebit margin al 23,1%), seguita dalla giapponese KDDI (19,6%). Sul fronte patrimoniale, Swisscom ha la struttura finanziaria più solida (debiti finanziari sul capitale netto al 95,2%) con TIM al 104,9% e Telenor agli antipodi (343%), seguita da Telefònica (305%) e Altice Europe con patrimonio negativo.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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