Notizie Locali


SEZIONI
Catania 18°

Adnkronos

Ricerca di Kaspersky: la maggior parte dei bambini in Europa è soggetta a rischi online perché sopravvaluta le proprie conoscenze

Di Redazione |

•Una ricerca Kaspersky rivela che l’eccessiva fiducia nelle proprie competenze riguardo alla sicurezza online rende i bambini vulnerabili agli attacchi informatici, con quasi i tre quarti (72% degli intervistati tra 11 e 15 anni) incapaci di riconoscere uno o più tentativi di phishing.

•Circa 2 bambini su 5 (39%) che pensano di essere informati (1) sulla sicurezza online sono stati vittime di phishing, rispetto all’11% di chi dichiara di non essere informato (2).

•Gli esponenti della Gen Z non ricevono dagli adulti l’aiuto necessario per la sicurezza online: oltre la metà degli intervistati di età superiore ai 18 anni (58%) ha ammesso di non aiutare i propri figli, o i giovani in generale, a identificare le truffe di phishing.

Eccessiva sicurezza e condivisione

Nonostante molti giovani under 18 si ritengano “cyber aware”, la ricerca Kaspersky rivela che oltre la metà (55%) (3 ) ammette ancora di inserire informazioni personali come il proprio nome e la data di nascita sui social media. Il 54% (3) ha dichiarato che sarebbe anche disposto a rivelare il nome del proprio animale domestico (spesso usato come password) e del programma televisivo preferito in domande online.

Questa ingenuità si scontra con il loro presunto livello di conoscenza informatica: giochi e quiz online sono spesso utilizzati dai criminali informatici come strumenti per raccogliere quante più informazioni possibili sugli utenti.

Formazione per le generazioni

La ricerca rivela che meno della metà (42%) degli adulti intervistati sta aiutando i propri figli o i più giovani a identificare le truffe di phishing.

Infatti, il 40% degli adulti coinvolti nella ricerca, per loro stessa ammissione, non è affatto informato (2) quando si tratta di sicurezza online, e quasi un quinto (19%) ha ammesso di essere stato vittima di truffe di phishing, percentuale che aumenta in Italia, raggiungendo il 32%. Questo suggerisce la necessità di una maggiore formazione e informazione online per tutte le età, per aiutare ogni generazione a sentirsi al sicuro in rete.

“La conoscenza è potere, ma da sola non è sufficiente quando si tratta di sicurezza online. I nostri risultati dimostrano che una preparazione parziale può essere molto pericolosa per i bambini. L’eccesso di sicurezza che abbiamo evidenziato nel report li espone a forti rischi di minacce online”, ha dichiarato David Emm, Principal Security Researcher Global Research and Analysis Team di Kaspersky “Per questo motivo, la formazione sulla sicurezza online deve essere ampliata per comprendere anche i pericoli legati ai contenuti e al tipo di attacchi a cui siamo esposti ogni giorno online. L’educazione alla sicurezza informatica non può essere rivolta solo ai bambini, ma deve essere estesa anche alle generazioni più adulte. Allo stato attuale, i genitori non parlano ai propri figli di sicurezza online o, se lo fanno, non sono in grado di aiutarli, perché non capiscono loro stessi le minacce. In questo momento, la situazione è insostenibile e abbiamo urgentemente bisogno di maggiore consapevolezza e di maggiore formazione”.

Metodologia

1) Risposte combinate: “molto preparato, sono un professionista” e “abbastanza preparato, ne so più della maggioranza”.

2) Risposte combinate: “non molto informato, penso di essere al di sotto della media” e “per niente informato, non capisco bene tutto”

3) Risposte combinate: “sì, più di una volta” e “sì, una volta”COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: