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La polemica

Akragas Trapani non è finita: Antonini mette benzina su fuoco, la risposta di Deni

Il presidente dei granata su una tv trapanese riaccende gli animi: «Agrigentini maleducati»

Di Fabio Russello |

Akragas Trapani non è finita al 90’. I granata hanno violato l’Esseneto con un rigore contestato dagli agrigentini, c’è stata qualche tensione a fine partita e poi il presidente Valerio Antonini, nella comfort zone di una tv trapanese, anziché provare a spegnere le polemiche le ha riaccese. Usando parole che hanno già fatto il giro del web e che non sono rimaste nel contesto locale trapanese. Ha parlato di «non educazione degli agrigentini», dallo studio hanno anche calcato la mano parlando di «mancanza di cultura sportiva». Parole che, come si poteva immaginare, hanno varcato ben presto – proprio per la (eccessiva?) durezza – il contesto locale rimbalzando ad Agrigento.

(Le immagini sono di Youtube/TeleSud)

«Io non voglio fare polemiche – ha detto il patron dell’Akragas Giuseppe Deni – ma lui (Antonini, ndr) ha visto la partita tranquillamente in tribuna e nessuno ha fatto polemica. Se poi gli ultras fanno il coro tra loro e si insultano non mi pare che sia la prima volta. E’ una cosa che nel calcio c’è sempre stata. A me non pare che questa sia violenza. Lui dice di essere stato aggredito? In realtà è successo l’esatto contrario. Del resto è lui stesso a dire di avere provato a forzare la porta col tentativo del nostro dirigente che lui chiama inserviente di spiegargli che non si poteva. Sul campo per regolamento non può entrare nessuno fino a quando l’arbitro non abbia abbandonato il terreno di gioco. Antonini deve studiare il regolamento».

«Il resto delle sue parole – ha aggiunto Deni – non merita commenti e qualificano il personaggio. Da presidente dell’Akragas dico che se il Trapani vince il campionato sono contento perché è una siciliana. Ma deve ricordare sempre che Agrigento ha una storia che Trapani non ha e ricordo al presidente che è Agrigento la capitale italiana della cultura del 2025».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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