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Favara, altra telefonata anonima: “Cercate Gessica in quella zona”

Di Redazione |

Tutto è partito da una telefonata anonima. L’ennesima segnalazione (purtroppo fasulla). Subito sono scattate delle ispezioni e perlustrazioni in una vasta zona del centro storico di Favara. Controllate e perquisite una decina di abitazioni, case diroccate e catapecchie. Della favarese Gessica Lattuca, la giovane mamma di 4 figli, di cui non si hanno più notizie dalla sera del 12 agosto scorso, ancora oggi nessuna traccia. La chiamata al 112, avrebbe fatto riferimento ad un rione del paese, dove la donna sarebbe stata soppressa. Sono scattati dei controlli e perquisizioni finalizzati a trovare riscontri a quanto segnalato dall’ignoto individuo. Una ventina di carabinieri della Tenenza di Favara e del Comando provinciale di Agrigento, con l’ausilio dei cani dell’Unita cinofila dell’Arma, e quella dei vigili del fuoco, coordinati dal procuratore aggiunto Salvatore Vella, e dal pubblico ministero Paola Vetro, titolari del fascicolo, hanno passato al setaccio abitazioni e casolari, quasi tutte disabitate e in evidente stato di degrado, tra le vie del Carmine, Palermo e Umberto. Da ricordare le scritte sui muri apparse, nei giorni scorsi, lungo la Ss 576, tra i territori di Naro e Favara, e poco prima in contrada “Crocca”. Le successive indagini hanno appurato come nessun collegamento, vi sarebbe stato tra i nomi lasciati sui muri, e la scomparsa della donna. Dall’esame delle scritte, comparandole, l’autore dei messaggi, potrebbe essere lo stesso. Ma non è detto. A quattro mesi e dieci giorni esatti dalla scomparsa resta una certezza: la ventisettenne favarese non si trova. L’ultima volta sarebbe stata vista, a poche centinaia di metri da piazza Cavour, dov’era diretta a piedi, pare, per incontrare alcuni amici. La giovane in quel luogo non è mai arrivata.

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