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Il “Bus di Carla” a Lamezia Terme: pronta accoglienza dei profughi in Sicilia

A bordo del pullman viaggiano 57 persone. L'iniziativa «Favara for Ukraine» è stata fortemente voluta da una 16enne agrigentina che studia a Parigi

Di Redazione |

 E’ stato deciso dove verranno ospitati i profughi ucraini che sono sul pullman della missione umanitaria «Favara for Ukraine», che è giunto a Lamezia Terme. Florinda Saieva, la mamma della sedicenne Carla Bartoli che ha pensato e portato a termine la raccolta fondi per aiutare e soccorrere donne e bambini in fuga dalla guerra, è in continuo contatto con il marito Andrea e con quanti si sono occupati di trovare le necessarie sistemazioni. Diciotto dei 57 profughi andranno a Favara, da dove è partito e dove arriverà l’autobus, e saranno accolti in appartamenti privati e al convento dei frati minori Sant'Antonio, 4 andranno dai familiari a Riesi (Cl), 15 in una associazione di San Cataldo, due ad Aragona, 8 nel quartiere agrigentino di Cannatello e 10 a Bivona dove dell’ospitalità, grazie ad una coop onlus, si occuperà il Comune di Bivona. Ad attendere l’arrivo dei profughi, a Favara, ci sarà anche Carla che è rientrata da Parigi dove frequenta una scuola internazionale. 

Sul bus viaggia anche Vlad, un diciassettenne con lo sguardo sicuro, nonostante la giovane età e quello che ha già visto; il giovane continua a stare accanto all’ex ciclista professionista Sergii, che è stato il punto di contatto fra i profughi ucraini e la famiglia Bartoli che ha organizzato la spedizione umanitaria. Il minorenne ucraino sta già provando, ad imparare le parole fondamentali della lingua italiana. «Non ho potuto combattere perché si va in guerra dai 18 ai 60 anni. Io ne ho diciassette"- dice il cadetto miliare che sta per raggiungere la Sicilia assieme alla mamma e alla sorella.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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