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Ribera: in poco più di un mese raccolte circa 3mila chilogrammi di batterie esauste al piombo

Di Redazione |

In poco più di un mese, a Ribera, dopo il matrimonio siglato tra RiberAmbiente, diretto da Antonino Lo Brutto e la Think Green di Francesco Pullara, sono stati raccolti circa 2.700 tonnellate di batterie esauste al piombo. Un risultato che ha reso soddisfatti sia l’azienda agrigentina che ha ormai diversi comuni convenzionati, non solo in provincia di Agrigento, che la RiberAmbiente. Quello delle batterie esauste al piombo abbandonate è un problema assai grave che, ancora oggi, molte amministrazioni comunali, compresa quella di Agrigento, non riesce a comprendere.

“Sono molto soddisfatto di questi risultati ottenuti a Ribera – dice Francesco Pullara – perché conferma quando sia importante smaltire questo prodotto affidandole a persone competenti. Tra l’altro, noi corrispondiamo dei soldi a tutti coloro i quali portano le batterie esauste in discarica. Anche negli altri comuni con cui siamo convenzionati, i risultati sono da incorniciare. Mi auguro, nel volgere di poco tempo di potere anche firmare la convenzione con il comune di Agrigento, ho presentato una prima pratica già nel 2016, ma ancora non è stata presa in esame. Ho interessato del problema l’assessore Nello Hamel, la speranza è che si possa mettere nero su bianco quanto prima”.

Soddisfatto anche il responsabile di RiberAmbiente, Antonino Lo Brutto: “Siamo soddisfatti di avere firmato questa convenzione con la Think Green – dice – in poco tempo abbiamo raggiunto già risultati soddisfacenti. Noi siamo impegnati, perché li riteniamo di notevole importanza, in diversi incontri con il mondo della scuola, perché bisogna sempre diffondere la cultura di civiltà alle nuove generazioni”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA