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Dieci anni fa la scomparsa di Angelo D’Arrigo L’Etna non dimentica

"Per sempre in volo" è il titolo, evocativo ed emozionante, scelto da Laura Mancuso, presidente della Fondazione Angelo D'Arrigo e moglie di Angelo, per la grande manifestazione di sabato 2016 per celebrare sull'Etna il decennale in memoria di questo straordinario personaggio, ancora oggi nel cuore dei suoi tantissimi fan sparsi in tutto il mondo

Di Redazione |

NICOLOSI  – Per sempre in volo.  “… Altri continenti mi aspettano, altri orizzonti. Molti mi chiedono cosa mi spinga ad andare sempre oltre. Non è agonismo: con le sfide ho smesso da anni. Né è solo il bisogno di misurarmi con i miei limiti, come a volte ho creduto. No, è qualcosa di più semplice e intimo, l’istinto di esistere nella natura a modo mio … che mi tiene sveglio la notte, che mi illumina e mi entusiasma. Non seguirlo sarebbe tradire me stesso. Se riesco a sentirmi pienamente vivo soltanto immerso in spazi sconfinati, libero nell’aria sopra deserti e ghiacciai, vulcani o pianure, fiumi, mari, montagne, non è per qualcosa che cerco, ma per quello che sono”.

Con queste intense, vibranti parole, contenute nel libro autobiografico del 2005 “In volo sopra il mondo”, Angelo D’Arrigo, amatissimo campione mondiale di volo libero e deltaplano e studioso di prim’ordine del volo umano e degli uccelli, tragicamente scomparso il 26 marzo 2006 in un incidente di volo a Comiso, spiegava con grande passione i motivi fondamentali che lo spingevano a portare avanti la sua meravigliosa avventura nei cieli di tutto il mondo.

 “Per sempre in volo” è il titolo, evocativo ed emozionante, scelto da Laura Mancuso, presidente della Fondazione Angelo D’Arrigo e moglie di Angelo, per la grande manifestazione di sabato 2016 per celebrare sull’Etna il decennale in memoria di questo straordinario personaggio, ancora oggi nel cuore dei suoi tantissimi fan sparsi in tutto il mondo.

“Per sempre in volo”, organizzata dalla Fondazione D’Arrigo  con la collaborazione del Parco dell’Etna, dell’Area Metropolitana di Catania, del Comune di Nicolosi, della Funivia dell’Etna, del Club Alpino Italiano, degli Aeroclub di Catania e di Comiso, si articolerà sabato 26 marzo per nove ore intensissime, dense di appuntamenti di ogni genere.

Molti esercizi commerciali della stazione turistica di Etna Sud collaboreranno all’iniziativa. Si comincerà alle 9,30 con l’escursione guidata del Parco dell’Etna Piano Vetore-Monte Nero degli Zappini. Dalle 10,30 alle 16,30 raduno di parapendio, mountain bike ed escursioni brevi che partiranno dal piazzale antistante la Funivia dell’Etna. Ci saranno aquiloni giganti di tutti i colori e un laboratorio per la loro costruzione. Alle 11,30 toccherà ai Fratelli Napoli, con i Pupi siciliani e le musiche dal vivo dei Lautari, con Astolfo, Peppininu e l’investitura del nuovo “Cavaliere Angelo D’Arrigo”. Alle 12 la cerimonia nel piazzale antistante la funivia, che sarà intitolato Largo Angelo D’Arrigo e lo svelamento della scultura realizzata dall’artista Luca Zuppelli.  Alle 12,30 liberazione di rapaci a cura del Centro Recupero Fauna Selvatica Azienda Foreste Demaniali di Messina e Associazione Mediterranea per la natura. Alle 17 la proiezione del documentario “Nati per volare” nelle strutture la cura limitrofe al piazzale Monti Silvestri. Dalle 17,30 alle 18,30 concerto all’interno dei Crateri Silvestri, a cura dell’ensemble Broken Consorts.Infine, alle 18,30, il suggestivo lancio di lanterne volanti ecosostenibili (biodegradabili e ignifughe al 100 per cento). 

Tante altre lanterne si leveranno simbolicamente in volo al tramonto del 26 marzo da tutte le montagne di Angelo D’Arrigo, dall’Everest all’Aconcagua, per ricordare il recordman di volo libero nel decennale della scomparsa. 

“Vogliamo che sia una giornata di grande festa e grandissima partecipazione, per ricordare ciò che mio marito – ha detto Laura Mancuso – ha lasciato a tutti noi: la necessità di scoprire, di studiare, di essere curiosi del mondo, la voglia di superarsi per riuscirci. A distanza di 10 anni Angelo rimane nel cuore di tutti, uno scienziato, un sognatore, un po’ aquila un po’ pilota. Un esempio per i giovani, perché le grandi scelte sono il frutto di quelle, tante, più piccole che facciamo ogni giorno”.

” Il messaggio di Angelo – ha detto Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna – che per me è stato sempre quello di “volare alto, più dei nostri sogni”, deve continuare a riecheggiare alto sull’Etna e sulle sue amate montagne. A dieci anni dalla sua scomparsa, il ricordo delle sue imprese continua ad emozionarci perché la sua è la lezione di una persona che ha saputo davvero integrarsi, con il corpo e con i pensieri, a Madre Natura. Nella mente di molti di noi la figura di Angelo si confonde con quella di un’aquila il cui volo è simbolo di eleganza, potenza, libertà, tutto nel silenzio che regna tra le montagne e il cielo”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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