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Emergenza rifiuti, rivolta contro la discarica “infinita”

Di Roberto Fatuzzo |

Immaginabili le dure reazioni delle comunità di Misterbianco e Motta S. Anastasia, destinate ancora per chissà quanto a subire l’attività delle discariche a due passi. Compresa quella dismessa di Tiritì la cui necessaria “bonifica” solennemente preannunciata da Crocetta appare al momento una “favola” senza riscontri reali.

Sulla megadiscarica di Valanghe d’inverno, sembrava vicina l’auspicata “svolta”: da dicembre scorso a Motta non vengono più conferiti rifiuti umidi e fetidi; e la Regione aveva anche disposto l’invio della frazione secca alla Sicula Trasporti. Ma la recente “sospensiva” del Tar, su istanza cautelare dell’Oikos, aveva raggelato tutti: secondo i giudici amministrativi, “nessun pericolo evidenziato di danno ambientale o alla salute”, anzi “pregiudizi gravi e irreparabili per l’azienda” nel caso di chiusura degli impianti, con il pericolo di “licenziamenti”. Si è così capito che questa discarica ben difficilmente potrà chiudere in tempi brevi. E il governatore Crocetta ritorna pesantemente sotto accusa.

Furibondo il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo: «Siamo all’inverosimile, il presidente Crocetta smentisce se stesso. E’ venuto a Misterbianco promettendo la chiusura della discarica illegittima di Valanghe d’Inverno, e invece i rifiuti continuano a girare da una parte all’altra della Sicilia come una trottola, dopo che ci era stato assicurato che sarebbero stati portati all’estero». «Misterbianco e Motta, che da trent’anni subiscono il dramma ambientale – continua Di Guardo – ora pagano anche il prezzo di questa inconcludenza e incapacità di gestire il sistema rifiuti. La mancanza di una politica seria induce Crocetta a contraddirsi in continuazione. Facciamo di nuovo appello al Ministro dell’Ambiente, che a Misterbianco ci aveva promesso il suo interessamento; e assumeremo tutte le iniziative necessarie affinchè venga posta la parola fine a questa scandalosa vicenda».

Indignati e furiosi anche i Comitati No discarica di Misterbianco e Motta, impegnati da anni in questa “battaglia della vita” parlano di una ulteriore e insopportabile beffa per circa 70mila abitanti: «I Comitati non si stancano e anzi alzano il tiro – conclude il comunicato – e dopo gli innumerevoli esposti, premono sulla magistratura per una indispensabile accelerazione, visti i fatti; riattivano il canale con la Commissione Europea e investono la nuova Prefetta di Catania della sua responsabilità sull’ordine pubblico e la salute dei cittadini».

Esasperati i cittadini, che commentano con rabbia e amaro sarcasmo la “danza” e i “giochi” dei rifiuti sulla loro pelle.

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