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Noto, bimbi d’asilo schiaffeggiati e umiliati: maestra sospesa per 1 anno

Di Ottavio Gintoli |

NOTO (SIRACUSA) – Intanto la sospensione immediata dall’insegnamento, poi davanti ai giudici del tribunale di Siracusa, dovrà rispondere di un’accusa pesante: maltrattamento di minori. La polizia di Noto ha eseguito l’ordinanza di misura interdittiva nei confronti di una maestra di scuola primaria che avrebbe usato metodi più o meno violenti in classe sui suoi alunni.

L’insegnante è stata sospesa per un anno dall’insegnamento e, contestualmente, denunciata per maltrattamento di minori. È stato il commissariato di Noto, coordinato dal vicequestore aggiunto Paolo Arena, a far scattare le indagini dopo che alcuni genitori, a fine ottobre, si erano presentati negli uffici di via Montessori perché preoccupati dagli insoliti comportamenti dei figli. A detta dei genitori, infatti, i bambini avrebbero manifestato una certa agitazione, mista anche a paura, nell’andare a scuola quando sapevano che avrebbero avuto “lezione” con la maestra.

Raccolte queste testimonianze, la Procura di Siracusa ha dato l’ok per l’installazione di alcune telecamere all’interno dell’aula scolastica e dopo circa un mese di osservazione gli investigatori hanno raccolto diverse immagini da poter utilizzare come elementi di responsabilità a carico della maestra. Effettivamente dalle immagini che la polizia ha diffuso ieri c’è ben poco da lasciare all’immaginazione. Con l’obiettivo della telecamera puntato sui banchi, si vede la sagoma dell’insegnante che in alcune circostanze arriva anche a schiaffeggiare sulla nuca un alunno chino sul libro. In un altro “frame” si vede la donna utilizzare un libro per riprendere un alunno rivolto verso un’altra compagnetta. Lo colpisce alla testa utilizzando il retro del volume. In un altro video, si vede la maestra prima sgridare e poi colpire alla faccia più volte un alunno. Tutte azioni commesse davanti agli altriscolari, in classe. La notizia, ieri mattina, ha fatto in breve tempo il giro della città e, considerando anche che Noto non è certo una metropoli, è scattata anche la corsa per risalire all’identità alla maestra. Si sa, in realtà, molto poco, anche perché la vicenda è strettamente delicata ed anche al limite della privacy visto il coninvolgimento di minori. La maestra protagonista di questa assurda storia non sarebbe proprio alle prime armi e, per utilizzare un eufemismo, sarebbe più vicina alla pensione rispetto all’immissione in ruolo. Ammesso che tra 12 mesi, ritorni a scuola, quando cadrà il termine della sospensione immediata dall’insegnamento che polizia di Noto e pubblico ministero hanno chiesto come misura interdittiva e che il tribunale di Siracusa ha accordato.

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