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La rivelazione della diva americanaQuella scena di Basic instinct a mia insaputa

Quella scena di Basic instinct a mia insaputa

«Mi sono sentita tradita dal regista per una scena non prevista»

Di Luana De Micco |

«Poco prima di girare, il regista mi chiese di sfilare le mutandine bianche perchè si vedevano nella cinepresa. Ma mi aveva assicurato che non si sarebbe notato nulla». Sharon Stone tradita da Paul Verhoeven per la scena cult di Basic Instinct in cui, davanti agli occhi del poliziotto Michael Douglas, accavalla le gambe, senza mutandine. Ventidue anni dopo, l’attrice americana, che ora ha 56 anni, racconta come sono andate davvero le cose, che quella scena non doveva essere così spinta, che lei si era fidata di Verhoeven: «Quando poi ho visto il film, mi sono sentita tradita. Mi sono alzata e l’ho schiaffeggiato?, ha raccontato al settimanale TèlèCableSat. Era stato pochi giorni prima dalla presentazione del film al Festival di Cannes, nel 1992».

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Attrici tradite dal regista. L’episodio accaduto a Sharon Stone non è stato il primo (e non sarà l’ultimo). Anche Maria Schneider si sentì ingannata sul set di Ultimo tango a Parigi, per quella scena del burro che Bertolucci le fece girare a sorpresa. Certo le conseguenze di quei «tradimenti» sul set sono state diverse. Maria Schneider ha sempre detto che, se fosse tornata indietro, non avrebbe mai girato la scena, a lungo censurata, con Marlon Brando, e non prevista dal copione. Che si era sentita umiliata e manipolata. Dopo il film soffrì di problemi psicologici e tossicodipendenza.Per Sharon Stone nulla di tutto questo. L’attrice rifarebbe tutto: «Questo film ha cambiato il corso della mia carriera. Prima di arrivare sulla Croisette ero una semplice attrice americana. Quando sono ripartita – riconosce – ero una star mondiale». Non dimentica però l’inganno: «Ciò che mi ha più scioccato, è stato il suo tradimento», ha aggiunto, riferendosi al regista. «Se fossi stata al suo posto, avrei sicuramente conservato la scena. Ma avrebbe almeno potuto avvisarmi. E’ una questione di rispetto».

Che le relazioni sul set tra regista e attrici non siano sempre rose e fiori si è visto anche di recente tra Abdellatif Kechiche e le due attrici Lea Seydoux e Adele Exarchopoulos protagoniste de La vita di Adele, storia di un tenero amore lesbo, Palma d’oro a Cannes 2013. Mentre il film usciva negli Usa, le due giovani attrici hanno denunciato il clima insostenibile che aveva regnato sul set. Adele Exarchopoulos aveva accusato Kechiche di essere troppo esigente, soprattutto nelle tante e lunghe scene di sesso: «La maggior parte delle persone non osa nemmeno chiederti certe cose», aveva confidato l’attrice ventenne, che deve a Kechiche la notorietà internazionale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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