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Sanità siciliana, partenza con handicap

Sanità siciliana, partenza con handicap per i nuovi direttori generali delle Asp

Tredici insediati, rinvio per Cannizzaro e Policlinico di Catania

Di Antonio Fiasconaro |

PALERMO – Partenza con handicap per i nuovi direttori generali della sanità siciliana che “guideranno” per i prossimi anni Asp, Policlinici ed aziende ospedaliere. Ieri mattina soltanto in 13 su 15 finora nominati dal governo Crocetta si sono insediati nelle rispettive aziende di competenza, mentre per altri due c’è in atto un “congelamento” dell’insediamento in attesa che possa arrivare nelle prossime ore un parere dell’ufficio legislativo della Regione. I due neo direttori in “sospeso” sono Angelo Pellicanò che avrebbe dovuto insediarsi all’azienda ospedaliera “Cannizzaro” di Catania e Salvatore Paolo Cantaro che avrebbe dovuto “guidare” l’azienda ospedaliera universitaria Policlinico di Catania. Pellicanò e Cantaro, infatti, sono due manager già in pensione. Il freschissimo decreto Renzi vieta nomina di vertice in organismi pubblici (e anche nella Sanità) a persone già in quescienza. Il decreto è entrato in vigore il 25 giugno. Ma i decreti di nomina dei nuovi direttori sono stati firmati il 24 giugno scorso. Giusto in tempo, si direbbe. Invece, però, sembra che su questi due casi si sono levati numerosi dubbi di interpretazione del decreto del premier Renzi. I decreti infatti sono tutti presidenziali. Firmati insomma dal governatore Crocetta, come prevede la legge. All’assessore alla Salute, Lucia Borsellino spetterà il compito invece di sottoscrivere, nei prossimi giorni, i contratti dei manager. Naturalmente con il “congelamento” dei due, c’è la paralisi nelle due aziende catanesi. Di contro, non si è potuto nemmeno insediare ieri mattina, al “Garibaldi” di Catania, Giorgio Santonocito che avrebbe dovuto prendere il posto di Angelo Pellicanò quale commissario. Intanto ieri pomeriggio tutti i neo direttori generali, compresi Salvatore Paolo Cantaro e Angelo Aliquò, hanno preso parte alla riunione convocata dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, e dall’assessore alla Salute, Lucia Borsellino, alla quale ha preso parte anche il direttore generale dell’assessorato, Salvatore Sammartano. Nel corso dell’incontro, l’assessore Borsellino ha detto di essere fiduciosa sul parere dell’ufficio legislativo della Regione in merito alle posizioni dei due neo direttori al momento “congelati” e lo stesso ha fatto il “governatore”. Crocetta, nell’augurare buon lavoro ai nuovi manager, ha detto loro di scegliere i “migliori” professionisti per ricoprire il ruolo di direttore sanitario e amministrativo delle rispettive aziende, naturalmente scegliendoli dagli appositi albo che sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale la scorsa settimana. Sulla vicenda dei cosiddetti “colonnelli” delle aziende c’è però un simpatico retroscena. Ieri mattina, infatti, l’assessorato alla Salute aveva raccomandato a tutti i neo direttori generali di non diffondere prima della riunione col presidente Crocetta, i possibili nuovi direttori sanitari ed amministrativi. Il risultato? Molti dei nuovi manager hanno alla fine deciso, prima di nominarli, di prendersi una pausa di riflessione. Forse oggi si conosceranno i primi nomi ufficiali. Tuttavia c’è da sottolineare che la vicenda Pellicanò-Cantaro non è isolata. Infatti, potrebbe configurarsi un cosiddetto “effetto domino” anche per i direttori sanitari e amministrativi in quiescenza e quindi, di contro essere cancellati dai rispettivi albi. Nelle prossime ore si potranno sciogliere i nodi grazie al parere dell’ufficio legislativo regionale. Ecco di seguito i neo direttori generali che si sono insediati ieri mattina nelle rispettive aziende di competenza. All’Asp di Agrigento, Salvatore Lucio Ficarra, all’Asp di Caltanissetta, Ida Grossi, all’Asp di Messina, Gaetano Sirna, mentre all’Asp di Palermo è stato “promosso” il commissario straordinario, Antonino Candela. All’Asp di Ragusa si è insediato Maurizio Aricò a quella di Siracusa Salvatore Brugaletta. Nei tre Policlinici di Palermo, e Messina, rispettivamente Renato Li Donni, e Mario Restuccia, mentre in quello di Catania resta per il momento il commissario Antonio Lazzara. Ed ancora all’Arnas Civico di Palermo, Giovanni Migliore, all’azienda ospedaliera “Villa Sofia-Cervello” di Palermo e all’azienda ospedaliera “Papardo-Piemonte” di Messina, Michele Vullo.

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