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Vibo Valentia, maresciallo dei carabinieri siciliano si spara in caserma

Di redazione |

VIBO VALENTIA – Un maresciallo dei carabinieri, Paolo Fiorello, di 37 anni, comandante della stazione di Pizzo, si è ucciso sparandosi un colpo con la pistola di ordinanza alla testa nel suo ufficio in caserma. Sono stati i colleghi ad accorgersi dell’accaduto e a dare l’allarme. I soccorsi però si sono rivelati inutili. Il maresciallo Fiorello, celibe, figlio di un carabiniere, era originario di Calatafimi ed era da tempo alla guida della stazione carabinieri di Pizzo.

La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha disposto l’autopsia sul corpo del sottufficiale. Negli ambienti della Procura si fa rilevare comunque che l’esame autoptico è un atto dovuto e che non ci sono dubbi sul fatto che il maresciallo si sia suicidato. Fiorello, secondo quanto si è appreso, era un carabiniere stimato e proposto più volte per encomi. Anche per questo il suo gesto appare a tutti davvero incomprensibile. 

Il maresciallo di origine palermitane avrebbe lasciato un biglietto nel quale spiegherebbe le ragioni del suo gesto e chiederebbe scusa a tutti per il dolore provocato. Alla base del suicidio ci sarebbe un grande turbamento interiore, forse legato al banale incidente domestico (una caduta dalle scale) che qualche mese fa gli aveva causato la frattura scomposta del malleolo e al timore di non poter avere più un ruolo operativo nell’Arma dei carabinieri. Ma queste sono solo ipotesi.

Quello che è certo che nelle prossime ore il medico legale Katiuscia Bisogni effettuerà l’autopsia disposta, come atto dovuto, dalla Procura. La salma sarà poi consegnata ai familiari per essere tumulata a Calatafimi, in provincia di Trapani. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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