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Il salmone affumicato ha un Consorzio in Italia: il 15 maggio incontro alla Camera per illustrare le “regole”

Di Redazione |

Il Consorzio degli affumicatori maestri italiani si presenta ufficialmente alle istituzioni italiane. Il 15 maggio prossimo i soci del consorzio di tutela delle procedure di lavorazione del salmone affumicato, incontreranno a Roma il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il presidente della Commissione Parlamentare per la semplificazione on. Saverio Romano.

L’appuntamento è stato fissato dall’on. Calogero Pisano per le ore 12:00 presso la Camera dei Deputati. Per i presidenti delle quattro aziende leader della filiera del salmone lavorato in Italia (Agroittica di Calvisano (Brescia) con il marchio Fjord; Foodlab di Polesine Zibello (Parma) con il marchio Fumara; Sicily Food di Aragona (Agrigento) con il marchio Fish & Fine e Starlaks di Borgolavezzaro (Novara) con il marchio Aquafood), l’incontro sarà l’occasione per far conosce al rappresentante del Governo Meloni le finalità del Consorzio che sono: preservare e valorizzare la produzione di salmone affumicato in Italia; promuovere il consumo di salmone di qualità, alimento premium dal punto di vista nutrizionale; accrescere la consapevolezza dei consumatori che la lavorazione made in Italy, come da disciplinare del Consorzio, è sinonimo di garanzia del rispetto delle migliori pratiche di produzione e di quelle igieniche,garantite anche dai controlli delle autorità veterinarie Italiane che sono tra le più qualificate e attente in Europa; aiutare il consumatore a destreggirsi tra etichette, brand e indicazioni.

Per garantire uguali livelli di qualità e sicurezza i soci si sono dati queste regole: la lavorazione deve essere effettuata in Italia; la salatura è rigorosamente a secco; per il prodotto pescato, c’è l’obbligo di dichiarare le zone di pesca e le certificazioni di sostenibilità della stessa; la tracciabilità e le certificazioni della materia prima che devono essere chiare e con indicazioni esaustive e verificabili; tutte le norme a tutela della sicurezza alimentare devono essere scrupolosamente rispettate; l’etichettatura dei prodotti dev’essere chiara e precisa e si prevede anche che venga certificata annualmente da un ente terzo.Sarà anche l’occasione per discutere del recente risultato positivo ottenuto in commissione europea dai produttori italiani, francesi e spagnoli di far bocciare la proposta polacca volta a modificare le procedure di stiffening, ovvero del processo di irrigidimento del salmone affumicato in fase di preparazione.

La commissione europea ha deciso di predisporre un regolamento che prevede il congelamento del prodotto fresco per agevolare l’affettamento meccanico, limitato al periodo consentito per il rassodamento e l’affettamento fino ad una durata massima di 96 ore. Un tempo che assicura il mantenimento di tutte le caratteristiche di freschezza del prodotto.A rappresentare il Cami saranno, il presidente del Consorzio Gianpaolo Ghilardotti (Foodlab), il delegato per i rapporti istituzionali in Italia e in Europa Antonio Mancuso (Sicily Food), Riccardo Massetti (SQS Network sas), Davide Brebbia (Starlaks) e Luigi Mondini (Agroittica).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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