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La Sicilia alla festa dei “borgognoni” fra viticoltori chef e artigiani nel segno dell’amicizia

Il 31 gennaio a Beaune, nel cuore della Borgogna la festa di San Vincenzo dell'Amarone il grande raduno nel quale si rinsalderà il gemellaggio con Castellammare del Golfo

Di Carmen Greco |

Una grande festa che vede Beaune, al centro del mondo vitivinicolo e gastronomico.Il 31 gennaio, nella capitale dei vini di Borgogna patrimonio Unesco, torna la “San Vincenzo dell’Amarone”, l’ormai “mitica” manifestazione che fa incontrare produttori di vino, chef stellati, giornalisti e appassionati della cultura enogastronomica, grazie all’istrionica personalità di Alberto Iacono. Patron di tre ristoranti in Francia, nato a Montreal, cittadino del mondo ma siciliano doc nell’anima (il papà era originario di San Michele di Ganzaria) Iacono veterano del mondo della ristorazione “si è inventato questo appuntamento (che si organizza ogni due anni), arrivato alla 15ª edizione.

La locandina della festa di quest’anno

La forza di questa festa che si articola su due giornate (il 30 con degustazioni e visite intorno Beaune, il 31 con la festa ufficiale al Palazzo dei congressi) è tutta nelle relazioni che è in grado di far nascere, facendo incontrare nello stesso giorno produttori francesi, italiani e siciliani, tutti accomunati dalla curiosità l’uno per l’altro e dall’amore per il proprio lavoro.

La festa “in trasferta” per la prima volta, a Castellammare del Golfo nel 2022

Nel 2022 la San Vincenzo è stata organizzata per la prima volta in trasferta a Castellammare del Golfo, grazie a un incontro di Iacono con l’allora sindaco Nicolò Rizzo, e tutto il paese venne “travolto” per due giorni dalla “febbre borgognona”.Quest’anno, tornata a casa, la San Vincenzo dell’Amarone si propone di superare i record di partecipazione dell’edizione siciliana che ha portato a un gemellaggio fra Castellammare del Golfo e Beaune. Un’amicizia consolidata che sarà rinnovata anche quest’anno.

«Ci saranno – elenca Alberto Iacono – produttori piemontesi, veneti, toscani abruzzesi, siciliani ma anche ristoratori, produttori di formaggi, salumi, cioccolato, olio doliva, tartufi, senza contare i nomi più importanti della Borgogna, uno su tutti Romanée-Conti, ma quello che mi preme sottolineare è lo spirito della San Vincenzo dell’Amarone, vale a dire il ritrovarsi fra amici che condividono in tutta semplicità l’amore per la terra e la convivialità».

Alberto Iacono

Ci sarà la possibilità di degustare 100 piatti cucinati da grandi chef francesi e italiani e ben 500 vini fra le etichette più prestigiose della Borgogna e non solo. Per gli appassionati vogliono dire qualcosa i nomi di Bernard Noblet ma anche, Edouard Clair, Marchand Tawse, Prieuré Roch, Gros, Simon, Latour, Château de Charodon, Roy, Jeannot, Buisson, Bruno Colin , Carillon, Briday, Ramonet, Coche-Dury, Geantet Pansiot, e così via.Fra le chicche, la musica che sarà all’insegna del pop world siciliano con il duo “Bellamoréa” dei fratelli siciliani Emanuele e Francesco Bunetto. Vengono da San Michele di Ganzaria, proprio il paese da dove negli Anni Sessanta era partito Salvatore Iacono, il papà di Alberto, per emigrare in Canada. A Beaune, in qualche modo, ci sarà anche lui.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA