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Festa patronale

La maestosità di “lu Signuri” di Resuttano tra fede, devozione e spiritualità per i 180 anni della diocesi di Caltanissetta

Il 4 maggio, giorno del Crocifisso, durante la messa delle 11 avviene l’affidamento del popolo al patrono

Di Gandolfo Maria Pepe |

Fede e tradizione si fondano a Resuttano per “lu Signuri”, il patrono che si celebra il 4 maggio. Un popolo in festa e in preghiera in occasione della festa patronale durante la quale tutti sono protagonisti attivi della tradizione religiosa che si tramanda di padre in figlio. La festa patronale di Resuttano costituisce uno degli avvenimenti più significativi e partecipati dell’anno.

Il passato

Dopo la messa pomeridiana, la statua del Crocifisso viene portata a spalla in processione per le vie del paese, coinvolgendo la comunità nella celebrazione della devozione al Crocifisso. Nel passato la celebrazione era enfatizzata da un protocollo molto particolare. La processione del Crocifisso, coinvolgeva tutti i “vari” (vare), tutte le statue dei santi delle chiese di Resuttano, che accompagnavano lu “Signuri” in una lunga processione, definita ancora oggi la “Via dei Santi”.

L’attualità

Negli ultimi anni la processione è stata purtroppo ridimensionata. I sacri simulacri che escono dalle chiese oltre il Crocifisso sono l’Addolorata, San Giuseppe, Sant’Antonio, Santa Lucia, e il bambinello, portato in processione dai bambini. Dal 2018 c’è una grande novità, è stato costruito un nuovo fercolo (vara trionfante), dove è stato posto per la processione il Santissimo Crocifisso. La vara si pregia di avere avuto collocati alcuni elementi degli affreschi che si trovano nella cappella del Crocifisso. La peculiarità consiste nel fatto che è solenne e snella allo stesso tempo, quattro colonne ottagonali ricoprono la lignea e che richiamano la “Octava Diesi”, l’ottavo giorno. Il dies domini, il giorno del signore ed è indicativo il fatto che l’ottagono fin dall’iconografia e l’architettura paleo cristiana è indice della pasqua del signore. Il mistero del Cristo crocifisso che i cristiani contemplano e che coincide con una virtù di fede: la resurrezione.

Il nuovo fercolo

Entrando nei dettagli del nuovo fercolo, troviamo sormontare le quattro colonne da una colonna imperiale, chiusa da un alloco globo, segno della regalità di Cristo. Il Cristo all’interno è collocato in un grande mappamondo in rovere, dove frontalmente è posto il vecchio continente europeo, terra di santi e di vocazione. La celebrazione della festa del Santissimo Crocifisso ha origine antica e trae ispirazione dalla tradizione popolare infarcita di storia e una fantasiosa leggenda.

L’origine del culto

L’origine dell’antico culto risale al XVII secolo ed è legato ad un episodio che riguarda direttamente il Principe di Resuttano. Il Crocifisso, “dimenticato del tutto”, a cui nessuno prestava attenzione e devozione, nella cucina del Principe di Resuttano. Crocifisso che è apparso in visione all’unica e adorata figlia del principe, che si era gravemente ammalata. Il principe era distrutto dal dolore e dalla preoccupazione di poter perdere l’amata figlia. Una notte, stremato dalla disperazione, il principe si era appena addormentato quando gli venne in sogno quello stesso Crocifisso impolverato, trascurato per tanto tempo e relegato alla cucina di corte. Il crocifisso gli parlò e gli impartì un ordine categorico: gli chiese, infatti, di avere una collocazione adeguata. Il principe lo fece immediatamente trasferire in chiesa e appena il Crocifisso fu posto sull’altare, la giovane figlia del principe cominciò a stare meglio fino a guarire completamente.

Le celebrazioni

Il 4 maggio, giorno del Crocifisso, durante la messa delle 11 avviene l’affidamento del popolo al patrono. La festa di quest’anno ricorre nel 180° anno diocesano e il vescovo Mario Russotto esorta a vivere l’esperienza con il Cristo Gesù. “Senza Gesù – afferma l’arciprete di Resuttano, Don Ignazio Carrubbanon c’è salvezza. Tutte le generazioni mirino a contemplare Gesù Crocifisso, dobbiamo essere cattolici cristiani non solo nel credo, ma anche come credibili”.

Una comunità in festa spiritualmente ma anche a livello di eventi. Questa sera dalle 20 è in programma la 4° sagra della pasta, un momento aggregativo per la comunità e di ringraziamento a Dio, che non si fa mai vincere in generosità. Le luminarie hanno reso il paese a festa, Resuttano in questi giorni è uno spettacolo, nello spettacolo.

Il giorno della festa

Domani, giorno della festa la giornata comincia presto, lo sparo dei mortaletti e alle 8 il giro della banda musicale per le vie del paese. Tutte le messe saranno celebrate nella chiesa Madre, alle ore 10 dall’arciprete Don Ignazio Carrubba con l’affidamento del popolo al patrono e alle 18.30 da monsignor Antonino Migliore. A seguire la processione per la tradizionale via dei Santi Alle 22 l’intrattenimento musicale con i Cugini di Campagna e a mezzanotte, a conclusione della giornata di festa i giochi pirotecnici. Una venerazione particolare enorme, quella di Resuttano verso il suo santissimo patrono, non a caso conosciuto come “lu Signuri” di Resuttano.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA