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25 novembre, associazione Thamaia: «Vogliamo essere libere»

L'associazione ha scelto una campagna di comunicazione che ha come protagonista Sant'Agata, donna simbolo per la città di Catania

Di Redazione |

«La violenza maschile sulle donne è un fenomeno strutturale che va quotidianamente affrontato attraverso precise scelte politiche, nazionali e locali, finalizzate a una concreta e programmatica azione di contrasto e alla promozione di una rivoluzione culturale, volta allo smantellamento di un sistema patriarcale che disconosce il ruolo politico delle donne». Lo afferma Anna Agosta, presidente dell’associazione Thamaia che per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne ha ideato una campagna di comunicazione che ha come protagonista Sant’Agata, una donna simbolo per la città di Catania.

Agata, ricorda l’associazione Thamaia, è la donna che, «nel 251, è stata torturata e uccisa per essersi rifiutata di sottostare al volere del potere patriarcale, per aver detto no a quel potere». «Sarebbe bello – aggiunge l’associazione – poter immaginare che una storia con un epilogo simile possa restare circoscritta al III secolo, eppure, all’alba del 106esimo femminicidio del 2023, tocca ammettere che non è così. Perché il femminicidio di Agata non è stato altro che un copione che si è ripetuto centinaia di migliaia di volte sia prima che dopo di lei, e che continua a ripetersi».

«Di Agata, troppo spesso assunta soltanto a simbolo di purezza, noi donne di Thamaia – osserva la presidente Anna Agosta – rivendichiamo invece la forza e la tenacia di opporsi a un potere patriarcale e oppressore che con tutti i mezzi ha cercato di piegarla. In questo ci riconosciamo in lei e riconosciamo in lei un simbolo della nostra lotta. In quanto donne catanesi, in quanto operatrici quotidianamente impegnate in una lotta incessante contro la violenza maschile sulle donne, sentiamo tutta la potenza di Agata e di ciò che lei rappresenta».«Come Agata, e per tutte le nostre sorelle uccise, violate, vittimizzate, noi diciamo no – chiosa Agosta – lo facciamo oggi, lo abbiamo fatto ieri, lo faremo domani. Lotteremo incessantemente per il diritto di ognuna a dire no senza che questo debba più costarci la sicurezza, la libertà, la vita. Non vogliamo repressione e controllo, vogliamo essere libere di essere libere».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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