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Catania, Corso Martiri: sono serviti 60 anni solo per arrivare alla “prima pietra”

Di Cesare La Marca |

Catania – La ferita di corso dei Martiri è aperta ormai da oltre sessantanni nel cuore della città, e dopo un iter mai così lungo, tortuoso e complesso siamo alla vigilia del primo dei passaggi più attesi, la consegna dei lavori propedeutica all’entrata in azione delle ruspe. Un momento comunque “storico”, quello già fissato per lunedì prossimo, da quando i privati proprietari potranno avviare, in base alla convenzione urbanistica stipulata col Comune, i primi interventi previsti dal Piano di risanamento di San Berillo. Si tratta delle aree adiacenti al corso dei Martiri, una alle spalle della scuola Vespucci e una limitrofa alla chiesa del Crocifisso della Buona Morte di piazza Falcone. Le altre due aree interessate da questi interventi di prima urbanizzazione e verde pubblico, per un importo di poco superiore a 1,9 milioni, sono quelle a fianco di piazza Grenoble, la Vp3, e la Vp4 che comprende il tratto di via Fischetti tra corso dei Martiri e via Archimede. La durata prevista dei lavori è di circa sei mesi.

Intanto procede anche l’iter che che dovrà portare a una conferenza dei servizi, propedeutica alla gara, per definire tutti gli aspetti tecnici e progettuali relativi alle aree Vp1 e Vp2, quelle di maggiore estensione a ridosso di piazza della Repubblica, per una spesa di oltre 14 milioni, dove è previsto un parcheggio interrato nella “fossa” che più simboleggia il degrado di corso dei Martiri, e un’area verde da 7885 mq in superficie. L’attenzione è massima anche sugli aspetti relativi alla legalità. Lo scorso agosto, in Prefettura, il sindaco Enzo Bianco e il prefetto Silvana Riccio hanno firmato il protocollo di legalità per la realizzazione delle opere comprese nel masterplan dell’architetto Cucinella. Si tratta di un passaggio fondamentale per rendere stringenti le verifiche antimafia anche mediante forme di monitoraggio durante l’esecuzione dei lavori.

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