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Catania, si apre il processo al gioielliere che sparò uccidendoli a due banditi e che ne ferì in terzo

Di Redazione |

La costituzione del fascicolo del procedimento ha caratterizzato la prima udienza del processo per duplice omicidio e tentativo di omicidio il gioielliere di Nicolosi, a Guido Gianni, di 57 anni, che il 18 febbraio del 2008 uccise due rapinatori e ne ferì un terzo che avevano assaltato il suo negozio, minacciando di uccidere la moglie con una pistola poi risultata a salve e senza il tappo rosso.

Nel procedimento, che si celebra davanti la Corte d’assise, sono presenti come parti civili i familiari delle due persone uccise, Davide Laudani e Sebastiano Catania, e il ferito, Fabio Pappalardo.

Dalla ricostruzione dei periti medico legale e balistici l’uomo dopo avere ingaggiato una colluttazione con i banditi li avrebbe feriti, ma i colpi mortali sarebbero stati esplosi mentre fuggivano e i tre sarebbero stati centrati alle spalle.

I legali del gioielliere, gli avvocati Orazio Gulisano e Michel Liuzzo, riproporranno nella prima udienza del processo la richiesta, già avanzata al Gup, di perizia psichiatrica sull’imputato per stabilire se nel momento in cui ha esploso i colpi di arma da fuoco fosse in grado di intendere e volere o se la sua mente fosse stata «offuscata» dall’aggressione alla moglie.

La Corte ha deciso che la perizia non farà parte del fascicolo, e che in aula sarà esaminato l’esperto che l’ha eseguita. La prossima udienza si terrà il 21 novembre.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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