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Etna, fontane di lava e nube alta 10 km: torna l’incubo della cenere

Si sta intensificando l'attività del vulcano. Aeroporto fermo: l’Ingv ha emesso un’allerta per il volo (Vona) di colore rosso

Di Redazione |

Nuova “accelerazione” della fase eruttiva dell’Etna con una intensa e spettacolare “fontana di lava” dal cratere di Sud-Est.

Dalla “bocca” emerge anche una nube vulcanica che ha raggiunto un’altezza di 10 chilometri e che, sulla base del modello previsionale, si dirige in direzione Sud-Est. E’ quanto emerge dal monitoraggio dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio Etneo (Ingv-Oe), di Catania.

I valori dell’ampiezza media del tremore dei canali magmatici interni del vulcano sono su livelli molto alti e il centroide delle sorgenti è localizzato nell’area del cratere di Sud-est a una altezza di circa 2.800-2.900 metri sul livello del mare. Gli strumenti dell’Ingv-Oe di Catania osservano anche un incremento dell’attività infrasonica che risulta localizzata in prossimità del cratere Bocca Nuova. Al momento non si registrano variazioni significative nei segnali di deformazione. L’Ingv ha emesso un’allerta per il volo (Vona) di colore rosso.

La nube ha coperto parzialmente il cielo sopra Catania. In diversi paesi etnei "piove" cenere e il materiale piroclastico sta coprendo strade, balconi, tetti, campagne e autovetture. L'Ingv ha osservato anche la presenza di un trabocco lavico che emerge dal cratere di Sud-Est e si propaga in direzione sud-ovest. La Sac, società che gestisce lo scalo internazionale Vincenzo Bellini, ha reso noto che lo spazio aereo è al momento inibito al traffico e nessun volo, quindi, potrà atterrare o decollare.   Per info sui voli dirottati o cancellati i passeggeri possono rivolgersi alle compagnie aeree o verificare la situazione in tempo reale sul sito www.aeroporto.catania.it.   

Intorno alle 14 è poi cessata la fontana di lava come ha reso noto l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Osservatorio etneo, di Catania precisando che la nube vulcanica prodotta dall’attività esplosiva ha raggiunto un’altezza stimata in circa 12 chilometri sul livello del mare, disperdendosi verso Sud-Sud Est. Personale dell’Ingv-Oe in campo ha segnalato ricaduta di cenere vulcanica a Viagrande, Trecastagni e Zafferana. Il flusso lavico prodotto dall’attività in corso al cratere di Sud-Est è ancora alimentato. Dalle ore 13:10 è stata osservata una rapida decrescita dei valori di ampiezza media del tremore vulcanico che adesso si attestano su un livello medio con una tendenza al decremento. Anche l’attività infrasonica, che continua ad essere localizzata nell’area del cratere di Sud-Est, mostra un chiaro decremento del numero di eventi e della loro ampiezza.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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