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Rifiuti, per Catania emergenza senza fine ma l’assessore promette: «In 3 settimane fuori dall’incubo»

Andrea Barresi chiede pazienza alla cittadinanza che invece del porta a porta si ritrova le strade trasformate in discariche

Di Cesare La Marca |

L’ultimo attacco concentrico scatenato dai pendolari in ingresso in città, col solito contributo dei residenti che non hanno ancora “digerito” la rimozione dei cassonetti e la raccolta porta a porta, ha preso di mira per l’ennesima volta l’area in zona tondo Gioeni di via Palazzotto, sommersa da cumuli di rifiuti e per l’ennesima volta in fase di bonifica in queste ultime ore. Però in questo caso – come in molti altri nonostante il fenomeno appaia inarrestabile e tale da fare pensare a una nuova emergenza discarica che almeno al momento per fortuna non sussiste – ci sono dei responsabili che dovranno pensarci bene prima di compiere lo stesso gesto la prossima volta. 

«In questo punto sono stati elevati dai vigili urbani decine di verbali – afferma l’assessore all’Ecologia Andrea Barresi – in maggioranza ad automobilisti provenienti da Sant’Agata li Battiati, Tremestieri, Gravina e Mascalucia, colti sul fatto mentre erano impegnati nel lancio del sacco, inoltre è stato disposto un presidio fisso nella zona. In via Passo Gravina sono stati elevati duecento verbali, i controlli sono stati effettuati in tutte le zone, intanto a Nesima stiamo rimuovendo gli ultimi vecchi cassonetti, a settembre saranno completamente azzerati in città, chiedo ai cittadini di collaborare e darci il tempo necessario per mettere a regime il nuovo servizio». 

La questione è anche questa, il tempo necessario – non considerando gli sviluppi futuri del nodo del sistema discariche e del trasporto fuori Sicilia dei rifiuti con relativi costi – mentre i cittadini sono esasperati e allarmati dal rischio di aumento della Tari. «Ci sarebbe bisogno dell’esercito, ogni due tre giorni devo dare disposizione di azzerare i cumuli di rifiuti smaltiti irregolarmente, ma contiamo entro tre settimane di migliorare sensibilmente la situazione – aggiunge l’assessore – in quanto tra una decina di giorni saranno attivate le tredici telecamere del progetto di democrazia partecipata nei siti a più alto rischio microdiscariche. Stiamo compiendo uno sforzo enorme, laddove erano dislocati oltre 150 cassonetti oggi ci sono altrettante zone penalizzate da forti criticità, tuttavia sono convinto che anche nel lotto Centro, che ha un’estensione maggiore di Paternò e dove comunque la raccolta dell’umido si sta attestando sulle 50 tonnellate, riusciremo a mettere a regime il servizio, così come nei lotti Nord e Sud, dove oggi registriamo rispettivamente il 53 e il 40% di differenziata, mentre negli ospedali sta migliorando il recupero dei rifiuti, così come alla Plaia con il progetto Ecolido». 

Un impegno e dei risultati che risultano però “sommersi” dalle discariche che continuano a formarsi in città (situazione drammatica, tra le altre, sotto il ponte di via Acireale) ormai da mesi e che bisogna al più presto prevenire e reprimere con efficacia. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA