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Nuovo Dpcm , chiusure anticipate nei luoghi di assembramento

Di Redazione |

ROMA – Chiusure temporanee, una sorta di “coprifuoco” deciso dai sindaci, in piazze e vie dopo le 21 di fronte ad eventuali rischi di assembramenti, didattica a distanza solo in situazioni critiche e possibili turni pomeridiani per le classi. È un decreto anti-movida che tutela chi rispetta le regole quello scritto a più mani dal Governo, seduto per quasi tre giorni al tavolo delle trattative assieme alle Regioni.

Via l’ipotesi sulle chiusure anticipate di bar e ristoranti prima della mezzanotte, ma anche provvedimenti che puntano a limitare in modo mirato i luoghi che espongono a maggiore rischio di assembramento: in quei casi la chiusura anticipata alle 21 potrebbe quindi essere applicata dagli stessi sindaci per intere strade. 

In qualunque caso, dalle 18 sarà possibile soltanto il consumo al tavolo, a cui dovranno in ogni caso sedersi massimo sei persone. E all’esterno dei locali dovrà essere riportato il numero massimo di clienti consentiti all’interno. Consegne a domicilio senza vincolo di orario, asporto fino a mezzanotte. Nessuna limitazione di orario per i servizi di ristorazione negli aeroporti, nelle autostrade, nelle mense degli ospedali.

Restano a metà le serrande delle palestre: i governatori e lo stesso ministro allo Sport, Vincenzo Spadafora, chiedono che restino aperte ma quello alla Salute, Roberto Speranza resta sulla linea della prima ora, quella della chiusura. «Molto spesso i protocolli sono garantiti – ha detto Conte – altre no, allora verrà data una settimana per adeguarsi ai protocolli di sicurezza, in questo caso non si chiuderanno, altrimenti la settimana prossima verrà sospesa l’attività di palestre e piscine».

Sul fronte dell’alleggerimento del trasporto locale, l’unica soluzione che accontenta tutti – Esecutivo e Regioni – è quella di portare la quota di persone in smartworking dal 50 al 75%. Non ci sarà una riduzione della quota di riempimento dei mezzi, ma l’adozione di misure un maggior controllo sulle banchine delle metropolitane per agevolare i flussi di salita e discesa. 

Cambia anche il calendario sugli orari delle scuole: ulteriori scaglionamenti, anche con eventuali turni pomeridiani e l’ingresso non prima delle 9, puntano a limitare il rischio caos nelle ore di punta, ma resta il “ni” del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina sulla richiesta pressante delle Regioni di potenziare la didattica a distanza – affinché diventasse in questi mesi una regola per il quarto e quinto anno delle superiori – e di indicarla in una norma nel prossimo Dpcm. 

Un ricorso costante a forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, tra cui le lezioni a distanza, saranno possibili «previa comunicazione al Ministero dell’Istruzione da parte delle autorità regionali, locali o sanitarie delle situazioni critiche e di particolare rischio riferito ai specifici contesti territoriali. Infine saranno sospese sagre e fiere, ma consentite la manifestazioni di carattere nazionale e internazionale.

Per lo sport, stop alle attività dilettantistiche, via libera agli sport individuali. Sospesi convegni e congressi salvo che si svolgano con modalità a distanza. Verranno incrementate anch le modalità per far ricorso allo smart working.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA