Notizie Locali


SEZIONI
Catania 18°

LA CLASSIFICA

A Catania l’indice di criminalità più alto della Sicilia: la città etnea al top per furti (soprattutto d’auto)

 La mappa dei delitti commessi e denunciati nell'elaborazione del Sole24Ore sui dati forniti dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno

Di Alfredo Zermo |

Tra le 107 province italiane nell’Indice della criminalità 2022 del Sole 24 Ore quella di Catania è la prima siciliana, al 26° posto. Si può dire quindi che Catania è la città più insicura dell'Isola. La città etnea si conferma il territorio isolano con più furti rilevati ogni 100mila abitanti (12° posto a livello nazionale), è la prima città siciliana per furti di autovetture (5ª a livello nazionale), è sempre la prima nell'Isola per furti di motociclo (7° posto in Italia), la prima per furti su auto in sosta (7° posto) e negli esercizi commerciali (50° posto). La città metropolitana è prima in Sicilia anche per rapine in banca (3° posto a livello nazionale) e seconda per estorsioni dopo Palermo (19° e 9° posto nazionali).

La geografia dei reati 2021 – fornita anche quest’anno dal dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno – segna comunque un calo generalizzato dei reati denunciati, sebbene ci sia stata una minima ripresa rispetto allo stesso periodo dello scorso anno: negli ultimi 12 mesi infatti le denunce di reato totali in tutta la provincia etnea sono state 37.597 contro le 36.494 del 2021, ma nel periodo pre pandemia i numeri erano ben diversi. Nel 2020 erano state 43.319, 42.748 nel 2019 e 43.190 nel 2018.

Analizzando i dati sul portale Lab24, che riporta anche lo “storico” fino al 2018, ma soprattutto conoscendo il territorio e le sue dinamiche, il quadro che ne deriva è sconsolante. Tra i reati più odiosi, sia per i cittadini che per i tanti turisti che ancora affollano città e provincia ci sono i furti e le rapine: le denunce per furto, finora, nel 2022 sono state 17.447 (erano state 17.178 nel 2021 e 24.053 nel 2020, manca il dato del 2019, 25.742 nel 2018), di cui 278 per “furti con strappo”, 640 per “furti con destrezza”, 2.417 le denunce per furti su auto in sosta e 4.593 per furti di autovetture, 219 quelli di ciclomotori e 842 per motocicli. Sono 192 finora le denunce per rapine in pubblica via, 355 per rapine generiche (506 nel 2021), 7 per rapine in banca e 1.035 per i furti in abitazione (2.001 nel 2020 e 2.459 nel 2019.

Dando uno sguardo alla classifica, a livello regionale, emergono poi una serie di curiosità. Enna per esempio sostituisce Caltanissetta in cima alla classifica degli omicidi volontari, mentre Ragusa veste la maglia nera per usura. Palermo doppia Catania per denunce per associazione di tipo mafioso, ma d'altronde fino a ieri la relazione della Dia ha sottolineato come Cosa Nostra catanese si è sempre contraddistinta nell'abilità di «confondersi nel tessuto economico legale, in quello imprenditoriale e nelle dinamiche della gestione locale della cosa pubblica». 

Nella classifica elaborata dal Sole24Ore – che come ribadiamo calcola il numero di denunce ogni 100.000 abitanti – sono comunque le grandi città italiane a fare la parte del “leone” e Catania, anche se prima in Sicilia, come detto è solo al 26° posto a livello nazionale, seguita da Siracusa (28° posto), Palermo (31°), Trapani (39°), Caltanissetta (53°), Messina (73°), Ragusa (81°), Agrigento (88°) ed Enna (al 97° posto).

(Ha collaborato Maria Elena Quaiotti)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA