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Catania, vertenza Myrmex: da Roma si apre spiraglio

Catania, vertenza Myrmex: da Roma si apre spiraglio

L’assessore regionale alle Attività produttive Mariella Lo Bello ha proposto una soluzione pubblico-privato con l’Università di Catania e l’azienda, che potrebbe mantenere in vita il laboratorio

Di Redazione |

CATANIA – Si intravede uno spiraglio nella vertenza Myrmex: l’assessore regionale alle Attività produttive Mariella Lo Bello ha proposto una soluzione pubblico-privato con l’Università di Catania e l’azienda, che potrebbe mantenere in vita il laboratorio, l’attività di ricerca e e i posti di lavoro esistenti. Il Miur ha inoltre evidenziato che i progetti europei in itinere della Myrmex dovranno obbligatoriamente superare i cinque anni di vincolo. Sono queste le novità, rese note dai sindacati, dell’incontro sulla vertenza che si è svolto al ministero delle Attività produttive. «La soluzione prospettata dalla Regione potrebbe aprire nuovi scenari – si legge in una nota di Cgil e Filctem – che tra gli attori vedrà il rettore dell’Ateneo catanese e siamo contenti che la proposta sia stata lanciata all’interno di un tavolo la cui azione ci appare soddisfacente così come altrettanto importanti ci appare la direttiva del Miur che ha fatto riferimento ai progetti già in itinere per Myrmex finanziati dalla Comunità europea devono rispettare i cinque anni di vincolo lavorativo. Anche sulla base di questo, ci sentiamo più forti nel chiedere all’azienda il ritiro delle procedure di mobilità». Il 10 dicembre lavoratori e rappresentanti sindacali saranno nuovamente convocati a Roma per conoscere i primi esiti delle soluzioni.

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